"Se non paghi, organizziamo lo sciopero": così alcuni sindacalisti campani minacciavano un imprenditore a cui chiedevano il pizzo per poter lavorare. Antonio Masi, Mario Ronca e Pasquale Tortora sono stati condannati a tre anni e quattro mesi di carcere ciascuno con l'accusa di estorsione.
Lo ha stabilito ieri pomeriggio il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Salerno Elisabetta Boccassini, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. Il procedimento riguarda fatti che risalgono ad un anno fa, quando Beniamino Moriniello, un imprenditore di Buccino, nel Salernitano, venne ricattato dai tre sindacalisti sotto la minaccia di agitazioni e scioperi se non avesse versato loro determinate somme di denaro.
I tre appartenevano alla Cgil e
alla Uil, ma vennero radiati dai rispettivi sindacati di appartenenza non appena emersero le accuse a loro carico. Al consorzio Asi, che al processo si era costituito parte civile, non è stato riconosciuto alcun risarcimento- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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