Ha seminato il panico ponendosi alla guida di un’automobile senza patente e causando un incidente. Così per un cittadino marocchino di 37 anni, domiciliato a Gallarate (Varese), già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento terapeutico previsto per i tossicodipendenti, si sono aperte le porte del carcere.
Ieri il personale dell’ufficio anticrimine del commissariato gallaratese ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal magistrato di sorveglianza di Varese.
L’arresto si è reso necessario a causa delle reiterate violazioni alle prescrizioni a cui lo straniero era sottoposto: il nordafricano infatti è stato più volte sorpreso a disattendere gli orari di rientro in abitazione e ha tenuto una condotta pericolosa per l’incolumità sia propria sia altrui.
L’ultimo episodio risale a sabato sera. L’uomo si è messo alla guida di un’autovettura benché non avesse la patente e ha seminato il panico effettuando una serie di manovre azzardate lungo la superstrada SS 336, un’arteria molto trafficata. Ad un certo punto addirittura ha messo la vettura di traverso causando un sinistro stradale in territorio di Somma Lombardo. Poi, dopo aver minacciato di morte i presenti, rei, a suo dire, di averlo offeso, è fuggito.
Diverse le richieste di intervento alla sottosezione di polizia stradale di Busto Arsizio – Olgiate Olona. La pattuglia giunta sul posto, grazie alle testimonianze raccolte, alle precise descrizioni delle persone minacciate e al numero di targa della macchina, appartenente alla compagna del trentasettenne, è riuscita facilmente a risalire all’identità del fuggitivo.
Diramate immediatamente le ricerche dalla Polstrada, il marocchino è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri. Ma il nordafricano non si è dato per vinto e, abbandonato il mezzo, si è dileguato a piedi nella vegetazione.
Ieri sono scattate le manette.
Per il cittadino marocchino, già arrestato dal personale del commissariato nel novembre dello scorso anno, anche in quell’occasione per aver violato le prescrizioni imposte, si sono riaperte le porte del carcere di Busto Arsizio, dove gli verranno contestate dalla polizia stradale le norme di comportamento violate del codice della strada, con l’aggravante di aver condotto un veicolo senza patente.
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