Un presepe in tutte le scuole. A spese del Comune. L'iniziativa porta la firma di Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, l'ex Stalingrado d'Italia ora nelle mani del centrodestra.
"Con una lettera a nome dell'amministrazione comunale ho scritto ai dirigenti scolastici esprimendo la nostra volontà di omaggiare le scuole del territorio di un piccolo Presepe, organizzando dei momenti di consegna agli istituti interessati", ha comunicato oggi il primo cittadino. E non è solo una questione di polemica politica, ma un modo per "difendere la nostra cultura". Che passa anche dalle tradizioni cristiane del Natale.
"Consideriamo importante in questo momento storico - spiega Di Stefano - difendere la nostra cultura, i nostri valori, le nostre tradizioni. Purtroppo sempre più spesso si moltiplicano in vari comuni e in alcune scuole tentativi di nascondere il Natale. Il Presepe rappresenta la nostra identità oltre a essere portatore di uno straordinario messaggio di pace e speranza e per questo mostrarlo dovrebbe essere un'ovvietà".
Quello di Sesto non è il primo caso. Nei giorni scorsi a Orbassano la maggioranza in Consiglio aveva approvato una mozione a "tutela della nostra cultura e tradizione cattolica", con l'invito ai dirigenti scolastici a mettere un presepe in ogni plesso. Ma Di Stefano, come successo in Veneto, va oltre. E decide di pagare con i fondi comunali la realizzazione della natività di Cristo.
"Modificare o censurare usanze, simboli, tradizioni, presumendo che questo sia politicamente corretto, è sbagliato e porta a
meccanismi, figli della paura, che accrescono le divisioni e riducono le libertà - conclude il sindaco - Crediamo dunque sia importante ridare valore al Presepe come faremo, in questi giorni, anche nella sede del Comune".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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