Sbagliare è umano, perseverare diaboloco. Dopo che Piacenza aveva dedicato un vicolo cieco a Louis Braille, l'inventore dell'alfabeto per non vedenti, ecco che anche Settimo Torinese ci ricasca. Come riporta Repubblica, "l'Apri, l’associazione Pro retinopatici e ipovedenti, che da tempo chiedono ai comuni di dedicare un angolo di toponomastica a Luis Braille (...) per fortuna, sono sportivi e ci ridono su, ma la situazione che si è venuta a creare a Settimo è al limite del cattivo gusto".
Fortunatamente, l'hanno presa in modo sportivo: "Almeno hanno intitolato la via, come avevamo chiesto, è il primo comune che lo fa fuori Torino. In molti altri stiamo ancora aspettando risposte oppure, come a Venaria, ci siamo trovati di fronte a muri di carte bollate e errori", spiega Marco Bongi, il presidente di Apri. "Immagino non sia stato uno scherzo voluto dell’amministrazione", prosegue.
Il sindaco Fabrizio Puppo fatica a trattenere il riso quando gli si fa notare l'involontaria gaffe: "Quella che oggi è via Braille era una strada dove sorgevano già delle case ma non aveva ancora un nome, ora è vero che finisce nei campi e si interrompe ma non sarà sempre così perché quella è una zona che verrà urbanizzata. E comunque quella via non è cieca, è senza sbocco...".
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