Il 40% degli edifici colpiti dal sisma sono inagibili e i danno ammonterebbero a 10 miliardi di euro. È questo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il bilancio dei danni provocati dai terremoti che si sono verificati nel Centro Italia da agosto a oggi.
Dalle verifiche di agibilità effettuate in 93.467 stabili si è scoperto che solo a 38.427 edifici è stato attribuito un esito. I risultati dimostrano che il 40% non è agibile considerato che solo 22.004 hanno superato le verifiche. La stessa percentuale riguarda le scuole. Secondo i dati messi a disposizione dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, inoltre, il numero degli sfollati continua a salire. Al momento le persone assistite sono 13523, così ripartite: 7.144 nelle Marche, 2.085 in Umbria, 597 nel Lazio e 3.697 in Abruzzo.
Nel dossier della Protezione Civile si spiega che “i danni ammontano a 7 miliardi e 56 milioni di euro, di cui 4,9 miliardi relativi agli edifici privati e 350 milioni a quelli pubblici, circa 542 milioni per il patrimonio culturale, oltre 532 milioni le spese per la gestione delle attività di soccorso e assistenza alla popolazione, 732 milioni per infrastrutture di viabilità e reti dei servizi essenziali”. Questo è quanto l’Italia ha chiesto a Bruxelles il 16 novembre scorso per attivare il Fondo di solidarietà riguardante il terremoto del 24 agosto scorso. Ma, alla luce degli ultimi eventi, questi soldi non bastano più.
“Tenendo conto che – si legge ancora - dopo il sisma dell’estate c’è stato quello di ottobre le ultime scosse e poi l’ondata di maltempo che non sembra avere precedenti, si è stimato che l’aggiunta necessaria debba essere almeno pari alla metà di quanto già calcolato. E dunque altri 3 miliardi e mezzo”.
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