Continuano le tensioni in maggioranza intorno al tema dello Ius Scholae, in particolare tra Forza Italia e Lega. Il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, oggi è intervenuto al meeting di Rimini insieme a Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, nel panel dedicato al dialogo "Percorsi per la pace", moderato da Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli. Tra i vari temi coccati da Tajani occiamente anche la questione della cittadinanza e dello Ius Scholae: "Dico che bisogna andare avanti non perché sono un pericoloso lassista che vuole aprire le frontiere a cani e porci ma perché la realtà italiana è questa e dobbiamo pensare a quello che sono gli italiani oggi". Io, ha detto ancora Tajani, "insisto sulla formazione, sull'identità e sulla cultura perché se accetti di essere europeo nella sostanza sei italiano e europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni, perché dentro di te vivi quei valori, perché dentro di te hai quell'anima europee". Se poi "I tuoi genitori sono nati a Kiev, La Paz o Dakar è la stessa identica cosa".
Quindi, ha aggiunto il ministro, "preferisco quello che ha i genitori stranieri e canta l'inno di Mameli all'italiano da sette generazioni che non lo canta". Il Tajani si è poi rivolto alla Lega, che precedentemente aveva citato Silvio Berlusconi, mostrando un video in cui il Cavaliere dichiarava di essere contrario allo Ius Scholae e allo Ius Soli. Al Carroccio, Tajani ha detto: "Credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che debba essere utilizzato per fare polemiche politiche. Io non ho fatto polemica politica e non intendo farla con nessuno. So quello che lui diceva, Berlusconi si riferiva a un corso di studio di 5 anni. Noi diciamo che serve un corso di studio completo, cioè la scuola dell'obbligo fino ai 16 anni non con la semplice iscrizione ma con il raggiungimento del titolo".
In serata Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ospite della trasmissione '4 di serà su Rete4 ha risposto a Tajani spiegando che Lo ius scholae "non è nel programma elettorale di centrodestra, non è una priorità e non è nell'agenda di governo quindi è chiaro che si fatica a capire i colleghi di Forza Italia. L'insistenza di Tajani non è che infastidisce tanto la Lega, che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no, ma visto che offre una sponda alle opposizioni su questa tematica rischia di minare seriamente la stabilità del governo. Sinceramente facciamo fatica a comprendere a che pro". "Cosa fanno", ha aggiunto Romeo, "presentano una proposta di legge in Parlamento e l'approvano con i voti della sinistra? Che cosa potrebbe capitare? Sinceramente troviamo un pò curiosa questa insistenza. Insistere in questa direzione non so dove possa portare".
Prima ancora di Romeo la Lega aveva preso le distanze con un post su Instagram: "Ascoltate le parole - inequivocabili - del grande Silvio. Ius Soli e Ius Scholae? No, grazie", un testo poi corredato da un'intervista nel salotto di Fabio Fazio, in cui il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, diceva: "Non bastano questi dati di frequentazione di un ciclo scolastico, di sapere l'italiano, occorre che questo ragazzo sia sottoposto a un esame. Noi lo ius soli non lo vogliamo, intanto perché i trafficanti d'uomini avrebbero un argomento forte per dire: 'Guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che per il passatò".
A stretto giro era poi arrivata la controreplica, sempre social degli azzurri con un post che rilanciava le parole di Tajani: "Un buon italiano è colui che crede nell’Italia, la conosce, la difende. Svegliamoci, il mondo è cambiato, il Paese è maturo per lo Ius Scholae".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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