"Stavamo pescando quando abbiamo visto il corpo di Fiori"

Parla uno degli uomini che ha avvistato il corpo dell'italiano nel mare di Istanbul

"Stavamo pescando quando abbiamo visto il corpo di Fiori"

Sono ancora molti i punti da chiarire sulla morte di Alessandro Fiori, il 33enne italiano ritrovato senza vita a Istanbul, dove era arrivato con un volo Turkish Airlines per un breve periodo di vacanza. Emergono dalla trasmissione Tatlı Sert, una sorta di equivalente del nostro Chi l'ha visto? gli ultimi indizi che si aggiungono a un quadro indiziario che al momento non è particolarmente limpido.

Ciò che si sa è che Fiori era arrivato sul Bosforo lo scorso 12 marzo e che la famiglia non sapeva di questo suo viaggio, pare organizzato all'ultimo minuto. Si sa anche che il suo portafogli e il passaporto sono stati trovati in un cestino della camera di albergo dove soggiornava e dove sono rimasti anche i suoi effetti personali.

Si aggiunge oggi un nuovo dettaglio, uno svenimento in una via laterale di viale Vatan il 15 di questo mese e un controllo all'Haseki Research and Training Hospital, dove Fiori era arrivato a bordo di un'ambulanza, ma comunque cosciente. L'italiano aveva poi lasciato la struttura sanitaria e da quel momento di lui si erano perse le tracce.

Altri dettagli parlano di un incontro organizzato con una donna americana, che non avrebbe poi visto, e di tre prelievi consistenti dal suo conto in banca. Poi più nulla fino a martedì, quando il suo corpo è stato ritrovato nelle acque di fronte a Sarayburnu, non lontano dal palazzo Topkapı, tra le principali attrazioni della città sul Bosforo.

Ad avvistare il corpo un gruppo di cittadini turchi. Ed è uno di loro, Serhat Akdeniz, a raccontarlo alla trasmissione Tatlı Sert, condotta da Müge Anlı. "Martedì mattina stavamo pescando con alcuni amici a Sarayburnu - dice l'uomo - quando ci siamo accorti che nell'acqua c'era qualcosa che fluttuava, a 50-60 metri di distanza".

Soltanto quando il corpo si è avvicinato il gruppetto si è reso conto che poteva trattarsi del corpo di un essere umano. "Un amico mi disse di aver visto qualcosa che sembrava una cintura da uomo - aggiunge Akdeniz - In quel momento passava di lì una barchetta di pescatori, a cui abbiamo chiesto di controllare. Cinque o dieci minuti più tardi è arrivata un'imbarcazione della polizia marittima".

Il corpo senza vita di Alessandro Fiori, con profondi tagli alla testa e cicatrici sul volto, è poi stato

identificato grazie a un campione di Dna del padre Eligio, che si trovava a Istanbul per seguire da vicino le ricerche del figlio sparito da settimane. Per accertare le cause della morte sarà necessario attendere l'esame autoptico.

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