Tiberis, la spiaggia della Raggi è già deserta e circondata da rom e degrado

Che il Tiberis non fosse proprio all’altezza delle aspettative evocate dalla sindaca di Roma Virginia Raggi lo avevamo appurato il giorno della sua inaugurazione.

A distanza di quasi un mese dal taglio del nastro, però, la spiaggia semi-attrezzata allestita dall’amministrazione appare più che altro simile ad un deserto. A denunciarlo è il blog Roma fa Schifo che si è preso la briga di fare un sopralluogo corredato da due video. Il primo è interamente dedicato al Tiberis. Lo scenario è quello di “desolazione vera”. Se da un lato la manutenzione del lido per il momento regge, dall’altro al Tiberis “non mette piede nessuno”. Nel parcheggio dello stabilimento si intravedono una manciata di auto mentre sotto ai pochi ombrelloni presenti nell’impianto ci sono appena una ventina di persone. Ma l’immagine che maggiormente restituisce il senso di spopolamento del Tiberis è sicuramente quella di un bimbo, il solo presente nella spiaggetta, che si aggira solitario nel campo da beach volley “impossibilitato a trovare un coetano con cui giocare”. Insomma, sarà pure costata poco la spiaggia (neppure 40mila euro) eppure, a giudicare dall’affluenza dei bagnanti, si tratta comunque di denaro sprecato.

Dopodiché arriviamo al secondo video, nel quale Roma fa Schifo documenta la situazione dell’area circostante al Tiberis: marciapiedi dissestati, vegetazione incolta e l’enorme polo natatorio di via della Vasca Navale abbandonato dopo i mondiali del 2009. Ed è proprio da quelle parti che compare un’utilitaria grigia. “Dentro c’erano tre ragazzi rom giovani, sui 20 anni. Ci hanno fermato e ci hanno impedito di proseguire a filmare”, denunciano gli autori del video che si vedono costretti ad interrompere la registrazione. Si direbbe che siano arrivati nei pressi del campo nomadi abusivo “gestito” dal famoso Zorro: “Siamo a meno di 100 metri in linea d’aria da Tiberis e c’è un consistente campo rom pieno di bambini che giocano nella terra e in pozze d’acqua stagnante”.

Il quadro che ne emerge è da incubo: “Spazzatura dappertutto con addirittura intere vetture ricoperte di rifiuti ad un isolato dalla spiaggia comunale”. A questo punto non è difficile immaginare come mai, nonostante i buoni propositi dell’amministrazione, le dune della Raggi siano pressoché deserte.