Torino, bruciavano auto e rifiuti causando fumi tossici: arrestati più di 20 rom

Nel campo nomadi in strada dell’Aeroporto, a Torino, i rom bruciavano rifiuti e auto rubate. Questa mattina la sentenza: condanne fino a tre anni

Torino, bruciavano auto e rifiuti causando fumi tossici: arrestati più di 20 rom

Bruciavano rifiuti e auto rubate a tutto andare. E così i rom del campo nomadi in strada dell'Aeroporto, a Torino, sono finiti in manette. La sentenza è stata pronunciata questa mattina. Come riporta La Stampa, il giudice Claudio Canavero ha accolto le richieste di condanna del pm Alessandra Provazza.

In totale, sono 21 i rom condannati e le pene vanno dai 16 mesi ai tre anni. I carabinieri di Leinì hanno potuto dimostrare le attività illecite dei nomadi grazie ad alcune telecamere piazzate vicino al campo. In questo modo, per sei mesi - dal luglio 2017 al gennaio 2018 - hanno monitorato la situazione e hanno visto che i nomadi incendiavano rifiuti illegalmente e anche svariate auto rubate, per tentare di distruggere le prove del furto e della ricettazione. Coinvolti nelle attività illecite anche diversi minorenni, alcuni minori di 14 anni e per questo non imputabili.

Nonostante le mani della giustizia, però, i rom del campo non si sono ancora fermati. Anche Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega a Torino e assessore regionale delegato a Sicurezza e Immigrazione, era intervenuto sul caso.

"Nonostante le opinioni della Giunta Appendino, che sosteneva il fatto che il problema fosse risolto, gli abitanti della zona hanno segnalato nuovi fumi tossici che hanno creato forti problemi alle famiglie che vivono nelle vicinanze del campo nomadi".

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