Toscana, l'ex brigatista Curcio sale in cattedra alla festa rossa

A Casciana Terme Lari il fondatore delle Br ha presentato il suo libro "Il pane e la morte" parlando di lavoro ai giovani presenti. Il sindaco Pd: "Io non lo avrei invitato"

Toscana, l'ex brigatista Curcio sale in cattedra alla festa rossa

Il nome, "Festa rossa", è tutto un programma. Già, perché alla festa organizzata a Lari, frazione del comune di Casciana Terme nel Pistoiese, dall' associazione politico-culturale "La Rossa" è rosso fuoco proprio tutto, a cominciare dagli ospiti.

Uno su tutti, l'ex brigatista rosso Renato Curcio. All'interno della settimana di iniziative, dibattiti e tavole rotonde in programma dall'8 al 15 agosto, fa discutere l'invito al fondatore delle Br, chiamato ieri sera a parlare di lavoro e a presentare il suo libro "Il pane la morte". Come racconta La Nazione, il sindaco di Casciana Terme, il democratico Mirko Terreni, ha voluto prendere le distanze dall'iniziativa. "Si tratta di festa fatta da una parte politica ben chiara e definita, e ognuno sceglie da chi farsi rappresentare - dice - Io sono un esponente del Pd e ad una nostra festa non ci sarebbe posto per Renato Curcio: abbiamo una sensibilità politica che non coincide con la sua figura".

A rintuzzare la polemica è arrivato però il presidente dell'associazione "La Rossa", Paolo Papucci, che ha parlato di "polveroni facili": "La nostra festa propone argomenti forti, punta a stimolare dibattiti, discussione, confronto - ha spiegato — Non c’interessano le polemiche, non vogliamo fare clamore". A dargli manforte è arrivato anche Federico Giusti di Cobas, che ha sottolineato come Curcio si occupi ormai di lavoro da più di dieci anni e sia qualificato come "altamente competente" in materia.

"Non avrei mai invitato Curcio ad un iniziativa dei Democratici - taglia però corto il sindaco Terreni - Ancora meno per un’iniziativa anche di tipo culturale del nostro Comune. Non voglio giudicare comunque gli organizzatori della Festa Rossa di Lari: sono grandi e navigati abbastanza per sapere e capire cos’hanno fatto". In tutto questo lui, Renato Curcio, ha potuto fare il suo intervento "con calma e disinvolto", come racconta La Nazione,

538em;">presentando il suo libro-inchiesta sul polo industriale brindisino, sui veleni emessi dalle fabbriche e sulle troppe morti bianche. Tranquillamente, firmando autografi e stringendo mani alle persone accorse per salutarlo.

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