Usa, sparatoria nella base di Pensacola: il killer è un militare saudita

Il responsabile dell'attacco, qualche giorno fa, avrebbe pubblicato un manifesto contro l'America su Twitter: "Si è trasformata in una nazione malvagia, io sono contro il male". Gli inquirenti non escludono la pista terroristica

Usa, sparatoria nella base di Pensacola: il killer è un militare saudita

Ha aperto il fuoco nella base navale militare americana di Pensacola, in Florida, ammazzando tre persone e ferendone altre. E poi, a sua volta, è stato fermato e ucciso. In base a quanto riportato da Fanpage, l'autore del gesto sarebbe un agente che, poco prima dell'attacco, avrebbe definito l'America una "nazione malvagia". E, in base a quanto rivelato da Site, il killer è stato identificato con il nome di Mohammed al-Shamrani, uno studente militare di origine saudita.

Il manifesto del killer

Prima dell'attacco nella base aeronavale americana, al-Shamrani avrebbe pubblicato un breve manifesto su Twitter in cui dichiarava di essere "contro il male" e, quindi, secondo il suo punto di vista, contro gli Stati Uniti. Poi avrebbe continuato dicendo: "L'America nel suo insieme si è trasformata in una nazione malvagia". E ancora: "Non sono contro di te solo perché sei americano, non ti odio per le tue libertà, ti odio perché ogni giorno sostieni, finanzi chi commette crimini non solo contro i musulmani ma anche contro l'umanità".

Chi è il militare saudita

In base alle prime informazioni raccolte e poi diffuse, il militare saudita, in addestramento in Florida, era uno delle centinaia di soldati stranieri che ricevono l'istruzione militare nelle sedi americane. Gli inquirenti, in queste ore, stanno ancora indagando sul movente reale che ha spinto il ragazzo a sparare e non si esclude ancora la pista terroristica. In base a quanto riportato dal New York Times, dopo l'attacco, sei persone di origine saudita sono state fermate per essere interrogate. In base a quanto scritto dal quotidiano, una persona informata sulle fasi iniziali dell'inchiesta avrebbe riferito che tre dei sei fermati avrebbero filmato l'attacco

La sparatoria e la fuga

Ieri, la sparatoria si sarebber consumata intorno alle 6.51, quando al-Shamrani, entrato in classe dove era in programma una lezione, avrebbe iniziato ad aprire il fuoco. A quel punto, sarebbe scattato l'allarme e la chiusura della base. Dopo l'uccisione di due persone, il killer in fuga sarebbe stato subito accerchiato da alcuni agenti della polizia locale, uno dei quali lo avrebbe colpito, ferendolo a morte. La sparatoria ha spaventato la comunità locale che vive attorno alla base militare. Nella sede dell'esercito, infatti, tra personale e civili, lavorano circa 23mila persone, più della metà degli abitanti di Pensacola.

Il messaggio di Trump

Subito dopo l'attacco, il presidente americano Donald Trump aveva commentato il fatto su Twitter: "I miei pensieri e le mie preghiere vanno alle vittime e alle famiglie in questo momento difficile.

Continueremo a monitorare la situazione". La sparatoria di Pensacola si è consumata appena due giorni dopo il suicidio di un marinaio che, nella base navale di Pearl Harbor, aveva sparato a tre impiegati civili.

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