Il Vaticano ha celebrato la riforma di Lutero con un francobollo. Nell'anniversario del giorno in cui il riformatore ha affisso le sue 95 tesi sulla porta della Chiesa di Wittenberg, le poste vaticane hanno emesso un bollo che ha suscitato tanto delle critiche quanto delle approvazioni. L'immagine del francobollo ritrae Cristo crocifisso sullo sfondo dell'antica Vittinberga. L'iniziativa è da inserirsi all'interno del dibattito che sta animando la Chiesa cattolica, riguardo al tipo di dialogo da instaurare con i luterani contemporanei e alla rivalutazione del rapporto culturale con lo scisma che ha spaccato in due il cristianesimo. Solo qualche settimana fa, poi, Galantino, segretario della Cei, aveva accelerato sulla rivalutazione di Lutero, sostenendo che la riforma del teologo tedesco fosse "un'opera dello Spirito Santo". Il Cardinale Mueller, invece, avera replicato specificando come, secondo l'interpretazione della dottrina cattolica, la riforma fosse invece contraria all'opera dello stesso Spirito Santo: "C’è grande confusione oggi nel parlare di Lutero, e bisogna dire chiaramente che dal punto di vista della teologia dogmatica, dal punto di vista della dottrina della Chiesa, non fu affatto una riforma, ma una rivoluzione, cioè un cambiamento totale dei fondamenti della fede cattolica", aveva chiosato il Cardinale.
Sullo sfondo, ovviamente, la posizione in merito di Papa Francesco, che solo un anno fa, in occasione della commemorazione della riforma, si era recato in Svezia e, come segno di riavvicinamento ai luterani, aveva dichiarato:"Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi.Ora abbiamo la possibilità di riparare ad un momento cruciale della nostra storia, superando controversie e malintesi che spesso ci hanno impedito di comprenderci gli uni gli altri". Non c'è da meravigliarsi, dunque, se la scelta di emettere un francobollo commemorativo stia facendo molto discutere:"Non mi è chiaro chi farebbe la parte di Maria e chi di san Giovanni, ma tanto cambia, ormai uno si sceglie il sesso che vuole, per cui non mi scandalizzerei se Lutero stesso, poni caso, venisse proclamato donna ed elevato a culti specifici. In ogni caso, posto che il luteranesimo è definitivamente condannato da Trento, è ovvio che il nuovo francobollo non rispecchia la visione cattolica, ne consegue che qualcosa lì nelle Poste vaticane è andato storto", si legge sul sito tradizionalista Campari e De Maistre. Un Cardinale rimasto anonimo, poi, avrebbe fortemente criticato il posizionamento di Lutero nell'immagine scelta per il bollo: il riformatore, infatti, assieme a Melantone, sostituiscono nell'iconografia tradizionale cattolica la Vergine Maria e san Giovanni, essendo stati raffigurati come sofferenti, sotto la croce di Cristo.
Il 31 ottobre del 1517, insomma, continua a far discutere i cattolici di tutto il mondo. Il Papa sembra essere deciso a far sì che il dialogo ecumenico prosegua senza interruzioni di sorta. I cattolici più tradizionalisti, invece, ritengono che quella luterana sia una ferita dottrinalmente non rimarginabile ed interpretano come una scelta "eretica", quella relativa all'emissione di questo francobollo.
Nell'immagine del bollo postale, infine, Lutero tiene in mano la Bibbia, fonte unica delle sue celebri tesi, mentre Melantone è raffigurato con la Confessione di Agusta tra le mani, testo cruciale per la diffusione del protestantesimo: un altro smacco culturale che i conservatori non accettano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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