Vauro: "Giusto il reddito alla brigatista", scoppia la polemica

Il vignettista toscano ha difeso la scelta di attribuire il reddito di cittadinanza alla 49enne, condannata per l'omicidio di Massimo D'Antona avvenuto nel 1999: "Ha i requisiti, non capisco la polemica"

Vauro: "Giusto il reddito alla brigatista", scoppia la polemica

Ha scatenato accese polemiche la posizione assunta da Vauro Senesi relativamente alla questione della liceità della concessione del reddito di cittadinanza all'ex brigatista Federica Saraceni.

L'intervento del vignettista toscano è arrivato durante una puntata della trasmissione televisiva "Quarto Grado" di Nicola Porro. La Saraceni aveva partecipato all'omicidio del docente universitario e consulente del Ministero del Lavoro Massimo D'Antona, freddato il 20 maggio 1999 poco dopo aver lasciato la sua abitazione da un commando di brigatisti.

Dopo il primo grado di giudizio, nel 2005 la 49enne venne assolta dall'accusa di concorso in omicidio ed incriminata solo per banda armata (4 anni e 8 mesi). In appello, 3 anni dopo, arrivò invece la condanna per omicidio, fissata a 21 anni e 6 mesi di reclusione, confermata anche in Cassazione, nonostante la lettera di dissociazione dall'associazione terroristica letta in aula dalla donna. L'anno successivo, nel febbraio 2009, la procura della Repubblica di Roma chiese e ottenne gli arresti domiciliari per la donna, ai quali si trova tuttora ristretta.

Trovandosi al di sotto della soglia di povertà e con due figli, ora la Saraceni riceve un assegno di 623 euro al mese, poco al di sotto del tetto di 700 previsto dal reddito di cittadinanza ideato dai pentastellati.

"Ho provato un gran senso di ingiustizia. Il reddito di cittadinanza è sicuramente una misura utile per dare sostegno, per essere di contrasto alla povertà. Federica Saraceni non ha però finito di scontare la sua pena. Una legge che consente a una persona che non ha ancora finito di scontare la sua pena di avere un beneficio da parte della collettività intera, mi sembra veramente ingiusta, soprattutto nei confronti di chi ne ha veramente bisogno", aveva commentato la vedova di Massimo D'Antona, Olga, interpellata a riguardo da SkyTg24.

Una notizia che aveva sollevato un polverone, ma che non ha assolutamente scalfito le certezze di Vauro. Dopo aver premesso di capire perfettamente la moglie di D'Antona, il vignettista toscano ha affermato che un diritto, proprio perché tale deve essere garantito.

"Il reddito è una legge normata e la ex brigatista ha i requisiti, quindi non capisco la polemica. Se una legge sancisce un diritto quel diritto deve essere garantito", ha chiosato, suscitando una certa reazione tra il pubblico ed un momento di imbarazzante silenzio calato in studio.

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