A freddo, 24 ore dopo, non resta che un misto di sorpresa e amarezza. "Amarezza nei confronti degli ultimi mohicani dell'Anpi estremista; ma ancora più amarezza, mista a sorpresa, per l'atteggiamento del M5s". Così, il giornalista e scrittore Fausto Biloslavo, commenta all'AdnKronos, quanto accaduto ieri nel Consiglio regionale della Toscana, nel giorno del Ricordo della tragedia delle foibe. Con l'Associazione nazionale partigiani che chiedeva di togliergli la parola e il Movimento 5 stelle che è uscito dall'aula per non sentire il suo discorso.
L'ANPI della Toscana esprime sorpresa e sconcerto per l'iniziativa che il Consiglio regionale tiene per il Giorno del...
Pubblicato da ANPI Toscana su Martedì 9 febbraio 2021
Un atto che si traduce in un tentativo di censura che smaschera l'incoerenza di chi, Anpi in testa, rivendica battaglie in difesa di libertà e diritti civili. "Forse perché non ci sono più i veri partigiani, purtroppo continuano a vedere uomini neri ovunque, fantasmi, spettri che non esistono, senza avere idea di cosa parlano: io non sono né eversivo, né revisionista, né antidemocratico come mi hanno accusato. Ma come giornalista e uomo libero, - chiosa Biloslavo che al ricordo delle vittime ha anche dedicato il suo ultimo libro ("Verità infoibate") scritto con Matteo Carnieletto - rivendico il mio diritto di presentare i libri di chi voglio, siano gli autori neri o rossi, gialli o verdi, magari anche criticandoli". Il reporter de Il Giornale non perde l'occasione per inchiodare il doppiopesismo ipocrita degli "ultimi mohicani". "L'Anpi - bacchetta Biloslavo - non può avere il patentino per giudicare quali siano i libri buoni da presentare e quelli cattivi di cui non si deve parlare. É inaccettabile che qualcuno voglia tappare la bocca a qualcun altro, specie da parte di chi rivendica di aver combattuto contro la dittatura".
Senza sconti la reazione di Biloslavo al gesto dei consiglieri del MoVimento 5 Stelle, definito più una "violenza morale" che "fisica". Il giornalista, che ringrazia il gruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale della Toscana per aver denunciato il tentativo grillino di censura, inchioda l'intolleranza ideologica pentastellata. "Perché prima non ascoltare quello che uno ha da dire e poi semmai replicare o protestare? A maggior ragione, se io ho espresso gli identici concetti espressi dal presidente Fico, loro esponente di punta: ho detto esattamente le stesse cose, che sottoscriverei riga per riga".
Subito è intervenuta la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Solidarietà a Fausto Biloslavo, affermato giornalista e inviato di guerra, che l'Anpi e il M5S toscani tentano di censurare. C’è chi vuole continuare a infoibare la Verità. Noi continueremo a ricordarla, a raccontarla e a rispettare chi è morto o ha perso tutto solo perché italiano".
E la coincidenza ridicolizza e annienta la tentata censura grillina che evapora in una sonora zappata sui piedi. "La cosa più curiosa è che, quasi nelle stesse ore, Roberto Fico stava tenendo il suo discorso istituzionale dicendo praticamente le stesse cose del mio intervento.
Una cosa imprevista, di cui mi sono accorto soltanto dopo: per cui - ragiona Biloslavo - siamo alla follia totale e ora mi aspetto che i parlamentari M5s escano dall'Aula di Montecitorio ogni volta in cui prenderà la parola il loro presidente Fico...". E il ragionamento non fa una piega.
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