Ventimiglia, i migranti si derubano fra di loro

Li chiamano i "predoni di confine": immigrati che tendono imboscate ad altri migranti che da Ventimiglia cercano di passare in Francia

Ventimiglia, i migranti si derubano fra di loro

Non accenna a calare la tensione a Ventimiglia, dove nel corso dell'ultimo fine settimane tre migranti pachistani che tentavano di superare a piedi il confine con la Francia sono stati aggrediti e derubati da quattro immigrati afghani che hanno teso loro un'imboscata.

Da più di un anno ormai la città ligure è al centro delle cronache internazionali per l'intenso flusso migratorio che ne ha stravolto la quotidianità, con centinaia di profughi bloccati in accampamenti di fortuna in attesa di superare la frontiera francese. Come sempre accade in questo genere di situazioni, intorno ai migranti fiorisce un sottobosco di passatori, delinquenti comuni, ladri e truffatori, a cui da domenica paiono essersi aggiunti anche i predoni di confine.

Come racconta il quotidiano genovese Il Secolo XIX, i quattro afghani avrebbero teso un vero e proprio agguato ai pachistani, aspettandoli in una galleria ferroviaria per cui sapevano che sarebbero passati. Quindi li hanno fermati, minacciati con un coltello e derubati di tutti i loro averi: un orologio, 1.500 euro e diversi effetti personali. Uno dei pachistani è stato anche aggredito e percosso con un bastone. Ora è ricoverato a Sanremo ma per fortuna non è in pericolo di vita.

Gli altri due aggrediti si sono rivolti al commissariato di

polizia di Ventimiglia e hanno sporto denucnia. Gli agenti hanno già rintracciato uno dei quattro afghani mentre tentava di nascondersi fra la vegetazione lungo il fiume Roia. Gli altri tre invece sono ancora alla macchia.

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