Vicenza, alpino riceve lettera dopo tre quarti di secolo

L'uomo ha ricevuto solo ora la missiva che gli avevano spedito i familiari mentre era prigioniero in Germania nel 1944

Vicenza, alpino riceve lettera dopo tre quarti di secolo

Quando si è visto recapitare una lettera inviatagli dalla sorella nel 1944, il signor Giovanni Pettinà si è commosso. 105 anni il prossimo 5 agosto, l'alpino ha ricevuto solo ora la missiva che gli avevano spedito i familiari mentre era prigioniero in Germania.

La lettera rimparsa all'improvviso ha stupito tutto Malo, il paese dell’alto Vicentino dove risiede il signor Giovanni. "Sono scampato alla fame, al freddo e agli stenti solo grazie alla forza di volontà e all’istinto di sopravvivenza, che mi hanno consentito di tornare ai miei cari", ha raccontato l'uomo al Corriere.

La storia

Nel settembre 1943, quando il reggimento di Giovanni Pettinà viene fatto prigioniero dai tedeschi, in Albania, l'uomo viene deportato in Germania. Il 19 agosto 1944 la sorella Maria gli scrive cercando di infondergli coraggio: "Caro fratello, ci giunse gradito il tuo scritto, sento che godi di ottima salute, come al presente tutti noi. Speriamo di rivederti presto tra noi". Peccato che quella lettera non arriverà a destinazione. O meglio, non subito. La missiva è giunta ora nella mani del signor Pettinà, tre quarti di secolo dopo.

"La busta reca due timbri, quello della censura della Rsi e quella del campo di internamento.

Quindi può darsi che sia arrivata, ma che non sia stata consegnata e rispedita in Italia", ha spiegato lo storico Igino Colbacchini. "È stato un periodo duro - ha raccontato commosso Pettinà -, ma poi ho avuto una vita bella e piena".

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