Csi, va in onda il caso di Parma all’americana

da Milano

Fox Crime è il paradiso per gli appassionati dei telefilm polizieschi. CSI è la perla del canale: acronimo di Crime scene investigation, la serie che racconta le indagini della squadra speciale di detective di Las Vegas ha inaugurato un genere e spazzato via tutti gli altri, pochi sconti alla fiction, iperrealista a volte. Esami del dna, laboratori, luminol, autopsie, prelievi del tessuto: si vede tutto, il ritmo azzanna lo spettatore, la fotografia è impeccabile. Il prodotto è di altissima qualità, ma come si dice in questi casi, o piace o non piace. E piace: CSI lo si vede sul satellite targato Sky e su Italia 1, oltre a Las Vegas ci sono altre due location, Miami e New York, ingredienti e canovaccio non cambiano.
Ma giovedì sera, erano le 23,45, è andato in onda un episodio (Con dolcezza, il titolo) dalle troppe analogie con la tragedia del piccolo Tommy per lasciare indifferenti: un neonato viene rapito in circostanze misteriose, i genitori trovano una lettera senza alcuna richiesta di riscatto, il piccolo rapito ha due fratelli, uno di tre anni l’altro più grande, adolescente. I primi a essere sospettati sono i genitori, si indaga sui trascorsi professionali del padre; poi si cerca chi, tra i suoi dipendenti, poteva volersi vendicare di lui. Il piccolo viene ritrovato in un prato, avvolto in una coperta, morto per soffocamento. Poi il finale prende un’altra piega rispetto alla vicenda di Casalbaroncolo, ma insomma, quanto visto poteva bastare.


Ora, chi guarda CSI sa a cosa va incontro e la fiction incrocia sempre più la realtà così un filtro non sempre è possibile e forse nemmeno è giusto non trattandosi di tv generalista. Però, ecco, quelli di Fox, sempre così attenti alla programmazione di rete, non si sono accorti che nella rete c’era un buco. Da cui è uscita la puntata di due sere fa.

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