Fantini, l’enciclopedia del vino meridionale

Fantini, Valentino Sciotti
Fantini, Valentino Sciotti
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La più grande boutique winery d’Italia. Questo è il gruppo Fantini Wines, che ha raccolto il testimone del precedente marchio, Farnese. Un modello di impresa abbastanza inconsueto e decisamente innovativo: il cuore aziendale è in Abruzzo, terra di origine del fondatore Valentino Sciotti. Poi ci sono tante altre cantine, spesso riscattate da un inesorabile declino, che rappresentano molti dei territori dell’Italia centromeridionali del vino, con un’escursione in Spagna. Fantini non acquista le vigne, che restano nelle mani dei produttori, ma affianca questi ultimi nella produzione, con un team di bravi enologi, e nella distribuzione a comporre un inarrivabile mosaico enologico dalla grande coerenza espressiva.

Fantini (il cui fatturato è di circa 90 milioni) produce e distribuisce un’imponente quantità di bottiglie, nell’ordine della trentina di milioni, ma malgrado i grandi numeri opera con linee guida molto chiare: la sua filosofia è all’insegna della responsabilità sociale, valori che sono anche elencati in un codice etico che regolamenta i rapporti con gli stakeholder con cui collabora. A livello vitivinicolo punta in vigna sul rispetto del territorio, sul risparmio idrico, sul non uso di anticrittogamici e sulla tutela della biodiversità, mentre in cantina i pilastri sono l’uso intelligente della tecnologia, l’ottimizzazione dei costi, la riduzione degli sprechi. I vini sono contemporanei eppure identitari, perfetti per il mercato straniero, a cui il gruppo Fantini si rivolge prevalentemente.

Fantini, Three Dreamers
Fantini, Three Dreamers

Al momento Fantini Wines conta diciannove cantine in sette regioni italiane e in Spagna, anche se il suo cuore resta in Abruzzo, nell’azienda Fantini, dove si produce anche il vino più noto del gruppo, quell’Edizione Cinque Autoctoni 21 che è un blend di cinque autoctoni (Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese, Primitivo, Negramaro e Malvasia Nera) che ne fa una sorta di enciclopedia del vino meridionale italiano. Da segnalare anche il Three Dreamers ( i “tre sognatori” che sono lo stesso Valentino Sciotti, Filippo Baccalaro e Camillo De Iuliis, che una trentina di anni fa si unirono nel progetto che inizialmente si chiamava Farnese e poi divenne Fantini) da uve Montepulciano della Tenuta Cantalupo a Notaresco (Teramo) che vengono appassite e danno vita, dopo un affinamento in barrique di rovere americana per 18 mesi, a un vino potente e dal notevole carico aromatico. Altri vini Fantini da ricordare l’Opi Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva, il Don Camillo Sangiovese Cabernet Sauvignon Terre di Chieti Idgt dalla bottiglia dorata e l’Edizione Bianco da uve Pecorino, Fiano e Grillo. In Abruzzo Fantini ha anche le cantine Vanità, Caldora, Riporta e Gran Sasso.

In Campania ci sono due cantine: Vesevo nella zona del Taurasi, su terreno vulcanico che dà vita all’Ensis Taurasi Docg e all’Aglianico Campania Igt e bianchi a base Falanghina, Fiano di Avellino e Greco di Tufo; e poco lontana Lava, da cui arrivano l’Aglianico Campania Igt e il Taurasi Docg oltre che una Falanghina del Beneventano Igt e un Greco di Tufo Docg.

Scendiamo in Basilicata. Qui le cantine Feudi del Vescovo e Vigneti del Vulture puntano sull’Aglianico. In Puglia ci sono le etichette di Vigneti del Salento, Cantina Sava, Riporta e Luccarelli. In Sicilia Vigneti Zabù e Cantine Cellaro, in Sardegna Atzei che lavora sulla Monica, sul Carignano, sul Cannonau. In Toscana Tenute Rossetti e Terre Natuzzi. Interessante il lavoro fatto in Spagna con Finca Fella, ubicata in una delle zone più vocate ma meno conosciute a livello enologico del Paese, la Castilla-La Mancha, in particolare la zona di Alpera. Qui vengono prodotti il grande rosso El Maso nella DO Almansa da Garnacha Tintorera che matura per dodici mesi in botti di rovere americana e al naso mostra sentori di frutti rossi, china, liquirizia, cacao e una piacevole scia balsamica e in bocca è potente, corposo e minerale, e di lunga persistenza.

Notevole anche l’Altado Monastrell DO Almansa, il Cala Rey Tinto a base Tempranillo e Syrah e tra i bianchi l’Altado Verdejo biologico e il Cala Rey Blanco a base Verdejo e Sauvignon Blanc. In Spagna il gruppo conta anche sulla cantina Cueva del Viento, sempre in Cantilla-La Mancha.

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