Ecco le prede migliori del "cacciatore" di Warhol

I disegni degli anni '50, gli autoritratti, la "Marilyn" danneggiata in una sparatoria alla Factory, il ciclo finale dell'"Ultima cena". A Milano i tesori della collezione Brant

Peter Brant, collezionista d'arte e curatore della mostra "Warhol"
Peter Brant, collezionista d'arte e curatore della mostra "Warhol"

Non c'è stagione espositiva che non proponga almeno una mostra di Andy Warhol. Una vera e propria mania che, a 27 anni dalla morte del guru della Pop Art, non accenna a smettere. Testimonianza del fatto che un artista può continuare a essere attuale e problematico pur non essendo da tempo in vita, mentre tanti che godono ottima salute non riescono a incidere neppure sul presente. Come per gli Impressionisti, Picasso o Dalì (movimenti e solisti particolarmente graditi dal pubblico) è oggi davvero difficile trovare una personale warholiana che non sia raccogliticcia e sommaria. Il genio di Pittsburgh ha prodotto talmente tante opere e lasciato in giro una quantità di idee e stimoli da riempire fino all'inverosimile sale espositive e musei. Ma questa generosità quasi mai corrisponde a un criterio filologico inappuntabile e il rischio è lo stesso delle raccolte discografiche natalizie: un paio di pezzi buoni e tanto riempitivo intorno.
Non è il caso della mostra che apre domani al Palazzo Reale di Milano (fino al 2 marzo 2014), inserita tra le manifestazioni di punta dell'autunno americano. Perché, per una volta, il protagonista è il collezionista, Peter W. Brant, amico di Warhol fin dagli anni '60, che per oltre due decenni ha continuato a comprargli opere scegliendo tra le più significative. Nato nel 1947, Brant è oggi uno degli uomini d'affari più ricchi d'America. Fino al 2009 è stato sposato con la super modella Stephane Seymour e da ragazzo «invece di correre dietro a ragazze e auto di lusso - racconta - pensavo a come risparmiare per comprare arte». Nel 1967 acquista una Campbell Soup, la prima di oltre 150 opere di Warhol. Da lì in poi cerca di possedere tutti i lavori più importanti di Andy, dai disegni degli anni '50 al ciclo finale dell'Ultima cena dipinto proprio poche settimane prima della morte, nel 1987. Nella collezione Brant ci sono esemplari di qualità eccezionale, dei Self Portraits, delle Electric Chairs, dei Flowers, un ritratto di Mao Tze Tung del '72, il Blue Shot Marilyn che fu danneggiato durante una clamorosa sparatoria alla Factory e ritoccato dallo stesso artista, che Brant acquistò nel '67 a soli 5mila dollari e che ora ha un valore inestimabile. Complice il gallerista Leo Castelli, che a lungo lo ha rappresentato, Warhol stringe un'importante amicizia col più giovane Brant. Quando Andy muore, il businessman rileva la rivista Interview, quasi a voler garantirne la sopravvivenza. L'arte rimane comunque tra le principali passioni di Brant, membro dell'Advisor Council dell'Andy Warhol Museum di Pittsburgh e del trust del MOCA di Los Angeles. È stato inoltre produttore esecutivo di due tra i più importanti biopic hollywoodiani sulle star della pittura, Basquiat nel '96 e Pollock nel 2000.
Questa collezione davvero eccezionale e completa offre un ulteriore valore aggiunto nelle polaroid, che Warhol considerava un lavoro niente affatto secondario, anzi la base per preparare i ritratti serigrafati. Non c'era giorno in cui nella Factory non capitava qualche personaggio degno di essere fotografato e per questo Warhol teneva sempre carica quella voluminosa macchina che allora rappresentava il top della tecnologia e, soprattutto, restituiva l'inedita sensazione dell'istantanea, la foto che in pochi minuti si sviluppava davanti ai suoi occhi. Con le polaroid Warhol (ne ha scattate almeno 1500 e rappresentano la parte meno commercialmente sfruttata del suo lavoro) ha realizzato un album dell'America dagli anni '70 in poi, una specie di «who is who» della sua contemporaneità tra quelli che davvero contavano sotto l'Empire State Bulding. Ci sono attori - Arnold Schwarzenegger, Dennis Hopper, Farrah Fawcett, Jane Fonda, Joan Collins, Liza Minnelli, Sylvester Stallone - sportivi - i tennisti Chris Evert e Vitas Gerulaitis, il calciatore Pelé - musicisti - Diana Ross, Dolly Parton, Mick Jagger - lo scrittore Truman Capote, star della moda - Diana Vreeland, Valentino e Yves St.

Laurent - politici come Ed Kennedy e Jimmy Carter, suoi colleghi artisti - Jean-Michel Basquiat, Robert Mapplethorpe, Roy Lichtenstein - il gallerista Leo Castelli, il ballerino Rudolph Nureyev. E naturalmente la famiglia Brant al completo.

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