Papa Francesco duro contro l'aborto: "È un omicidio. E i medici che lo praticano sono sicari"

Bergoglio sul volo da Bruxelles difende la scelta di beatificare il re pro-vita Baldovino e fa appello al diritto di proteggere la vita

Papa Francesco duro contro l'aborto: "È un omicidio. E i medici che lo praticano sono sicari"
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Il Papa contro l'aborto. Francesco ha contestato che possa esistere un diritto della donna ad interrompere la gravidanza. Nel volo di ritorno da Bruxelles, Bergoglio ha risposto come abitualmente alle domande dei giornalisti accreditati ed ha difeso la sua decisione di voler accelerare il processo di beatificazione del re Baldovino, il sovrano che nel 1993 preferì autosospendersi per 48 ore pur di non promulgare la legge che introduceva la legalizzazione dell'aborto in Belgio.

L'aborto? Un omicidio

Francesco ha più volte detto che l'aborto è a tutti gli effetti un omicidio. Lo ha ribadito anche al termine del viaggio apostolico in Lussemburgo e Belgio, rispondendo ad una domanda di una giornalista belga che aveva chiesto come si può far "coincidere il diritto alla vita, la difesa della vita, e anche il diritto delle donne ad avere una vita senza sofferenze?". Francesco non è stato diplomatico ed ha risposto chiaramente, dicendo che le "donne hanno diritto alla vita: alla vita loro, alla vita dei figli". Poi ha invitato a non dimenticare che "un aborto è un omicidio". Ed ha spiegato che "la scienza ti dice che al mese del concepimento ci sono già tutti gli organi", concludendo quindi che "si uccide un essere umano". Ma Francesco ha approfondito anche il discorso sui medici non obiettori ed ha detto, quasi scusandosi con la giornalista per la parola che usava: "E i medici che si prestano a questo sono sicari. Sono dei sicari. E su questo non si può discutere. Si uccide una vita umana. E le donne hanno il diritto di proteggere la vita". Francesco ha puntualizzato anche che "un'altra cosa sono i metodi anticoncezionali, questa è un’altra cosa" ma non ha ammesso repliche sull'aborto, invitando a non confondere i due temi e dicendo che sull'aborto "non si può discutere".

La difesa di Baldovino

La giornalista belga, Valerie Dupont, ha provato a contestare al Papa la reazione di "stupore" che il suo elogio a re Baldovino avrebbe provocato in Belgio. Francesco però non ha cambiato idea ed ha confermato il suo apprezzamento per il sovrano morto nel 1993 e che nel 1990 si rifiutò di promulgare la legge sull'aborto già approvata dal Parlamento. Bergoglio ha detto alla giornalista che "il re è stato un coraggioso perché davanti a una legge di morte, lui non ha firmato e si è dimesso". Poi ha aggiunto: "ci vuole coraggio, no? Ci vuole un politico 'con pantaloni' per fare questo. Ci vuole coraggio. Anche lui con questo ha dato un messaggio e anche lui l’ha fatto perché era un santo. Quell'uomo è santo e il processo di beatificazione andrà avanti, perché mi ha dato prova di questo". Dunque ha confermato la sua volontà di portare avanti l'iter per la beatificazione del sovrano, zio dell'attuale re Filippo.

Il motivo è proprio il "coraggio" dimostrato nel 1990 e che Francesco ha voluto ricordare agli attuali governanti pregando sulla sua tomba nel corso della visita in Belgio terminata oggi. Il Papa è già tornato a Roma e, come di consueto, si è recato nella basilica di Santa Maria Maggiore a pregare di fronte all’icona della Vergine Salus Populi Romani prima di fare rientro a Santa Marta, in Vaticano.

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