Wenzhou, 9 milioni di abitanti, è una città-distretto incastonata nel cuore dello Zhejiang, nella Cina sud-orientale. Fa parte di una delle province più ricche del Paese, ed è la patria di circa il 90% dei cinesi approdati in Italia e in Europa. Qui, tra grattacieli futuristici e luci al neon accese giorno e notte, il vicequestore italo-cinese Luca Wu è chiamato a risolvere l'ennesimo caso della sua carriera.
Una nuovo caso per il vicequestore Wu
Archiviata l'ultima inchiesta italiana, il signor Wu avrebbe bisogno di riposarsi e dimenticare i problemi familiari. L’occasione giusta per allontanarsi da Roma e dal commissariato di Torpignattara si presenta quando i suoi nonni decidono di tornare un’ultima volta al loro villaggio di origine, Caoping. Una volta atterrato in Cina, Wu viene contattato dall'ufficio sicurezza dell’ambasciata italiana in Cina. Il motivo è semplice: serve il suo aiuto per risolvere un caso molto delicato.
Inizia così "L'impero di mezzo", il romanzo scritto da Andrea Cotti edito da Rizzoli. A prima vista, le 456 pagine del volume potrebbero rendere la storia complessa da digerire. Non è così, perché lo stile utilizzato dall'autore per descrivere la Cina ultratecnologica contemporanea, in aggiunta a una trama scorrevole e avvincente, rendono l'opera piacevole da assaporare. Sia per gli amanti della Cina, che per i neofiti del tema.
La trama, con Wu protagonista, può essere così riassunta. Un importante imprenditore italiano è morto precipitando dal diciassettesimo piano di un parcheggio a Wenzhou. Il sospetto è che si tratti di incidente, ma qualcosa nella ricostruzione delle autorità cinesi non torna. Insieme alla poliziotta Yien Bao Yi, quello che sembrava un semplice contrattempo si trasforma in una corsa impazzita tra i locali controllati dalle Triadi, le stanze della politica e le fabbriche dei colossi mondiali della tecnologica.
La Cina del futuro
La vicenda si snoda attorno alla città di Wenzhou. Per gli standard europei stiamo parlando di una megalopoli gigantesca ("La folla è impressionante. L’area urbana della città ha circa nove milioni di abitanti, e la calca di corpi, teste, gambe e braccia sembra un muro in movimento"). Non certo per quelli cinesi, abituati a convivere con piovre di acciaio e vetro ben più grandi. In un mondo già proiettato nel futuro, dove ormai quasi nessuno paga più con i contanti e tutti "usano i telefoni e le applicazioni come Alipay, Apple Pay, WeChat Pay, UnionPay", servirà tutta la sagacia del signor Wu per rintracciare i colpevoli e chiudere il caso.
Anche perché il nostro vicequestore si accorgerà presto di avere tra le mani un intrigo internazionale fatto di affari miliardari, depistaggi, omertà e lotte di potere nei territori più oscuri dell’Impero di Mezzo.
Territori abilmente descritti da Cotti (già autore de Il cinese nel 2018, col quale ha vinto il Premio Franco Fedeli 2019.), bravo a fornire al lettore un affresco della Cina sospesa tra tradizioni millenarie e futuro accelerato, dove spesso il confine tra legge e crimine, tra colpevoli e innocenti è troppo sottile per essere individuato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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