Alla fine la polemica è trascesa in violenza. E a farne le spese è stato Paul McCarthy, l’artista americano autore della monumentale scultura gonfiabile installata Place Vendome. È stato aggredito per quell'albero di Natale che molti hanno scambiato per un gigantesco sex toy. Non solo. Nella notte ignoti hanno sgonfiato l'imponente "albero" gonfiabile, alto 24 metri, commissionato all’artista statunitense in occasione della Fiac, la Fiera d’arte contemporanea che si apre il 23.
Secondo la ricostruzione riportata da Le Monde, ieri pomeriggio, proprio mentre l’imponente opera di oltre 24 metri di altezza veniva sistemata al fianco della celebre colonna napoleonica in quella che è una delle piazze più chic di Parigi, McCarthy è stato aggredito da un uomo che lo ha colpito ben tre volte al volto urlando "Non sei francese, la tua opera qui non c’entra niente" prima di scappare via correndo. Le persone che hanno assistito alla scena sono rimaste a bocca aperta. "Succedono spesso questo genere di cose in Francia?", ha chiesto invece l’artista, visibilmente turbato, ma incolume.
Intitolata Tree, la scultura contemporanea tutta verde, sulla quale le luci natalizie verranno aggiunte solo in prossimità delle festività, è stata male interpretata sui social network che l'hanno equiparata a un sex toy o a una trottola. Non si è fatta attendere la reazione del movimento cattolico tradizionalista Le printemps francais per il quale Place Vendome è stata "sfigurata" e Parigi "umiliata".
Commissionata nel quadro della Fiac, la Fiera d’arte contemporanea che si tiene nella capitale di Francia dal 23 al 26 ottobre, "l’opera fa riferimento alla scultura moderna e all’emblematico albero di Natale della cultura occidentale, si erge in tutta la sua immensità per annunciare la presenza dell’artista a Parigi". Gli organizzatori hanno già annunciato l’apertura della prima mostra parigina di McCarthy al museo della Monnaie, l’antica zecca della città, dal titolo Chocolate Factory. "È sconcertante che ci si possa permettere di aggredire un artista - commenta invece la direttrice artistica della Fiac, Jennifer Flay - io che sono neozelandese e francese, che ho scelto questo Paese, sono imbarazzata per la Francia, anche se sò benissimo che il Paese non ha le stesse idee dell’aggressore".
La Flay ha anche riferito che in contemporanea con gli schiaffi e gli insulti a McCarthy, un uomo ha contattato gli uffici della Fiac per denunciare "la deviazione di un simbolo sacro dell’albero di Natale" e per chiedere l’immediato ritiro dell’opera. "È chiaro che quest’opera è controversa, che gioca sull’ambiguità tra un albero di Natale e un sex toy: non è una sopresa nè un segreto - continua Jennifer Flay - Ma non c’è alcuna offesa al pubblico ed è abbastanza ambigua per non sconcertare i minori.
Del resto - conclude - ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dalla Prefettura, al municipio, fino al ministero della Cultura. A cosa serve l’arte se non per scuotere, porre delle domande, evidenziare le falle di una società?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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