Dall’Australia «Architecture in Helsinki»

Il nome adottato dalla formazione, Architecture in Helsinki, non deve trarre in inganno: i cinque ragazzi (Cameron Bird, Jamie Mildred, Sam Perry, Gus Franklyn, James Cecil) e le tre ragazze (Isobel Knowles, Tara Shackell, Kellie Sutherland) non hanno niente a che vedere con la capitale in riva al Baltico né tantomeno con il rigore di Alvar Aalto o degli altri maestri del progetto finlandesi, in quanto arrivano dalla lontanissima Australia. «Non so leggere la musica, non l’ho mai studiata e nessuno mi ha mai insegnato come scrivere, arrangiare o che cosa fare con le diverse progressioni di accordi. L’unica guida è l’istinto. Si suona ciò che funziona». In una battuta del leader, nonché versatile cantante-chitarrista Cameron Bird, c’è tutta la filosofia di questa cricca di musicanti australiani (di Melbourne) guitti, un po’ cialtroni ed eclettici.

Le canzoni del loro repertorio se ne fregano delle regole e frullano con allegria e leggerezza indie-rock, elettronica, pop, Africa nera, calypso ed energia punk. Il loro ultimo album s’intitola «Placet like this». Presentazione live lunedì sera al Transilvania Live di via Paravia 59 (ore 21, ingresso 15 euro).

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