Franco Fayenz
Al terzo appuntamento, la stagione 2005-2006 di «Aperitivo in Concerto» che si tiene al Teatro Manzoni di Milano e si conclude nel prossimo marzo, tocca un vertice memorabile. Il quintetto diretto dal contrabbassista Dave Holland (con Robin Eubanks al trombone, Chris Potter al sax tenore e al sax soprano, Steve Nelson alla marimba e al vibrafono, Nate Smith alla batteria) ottiene applausi da stadio pienamente meritati. Il fatto è che Holland, a 59 anni, ha cominciato a vivere una terza giovinezza. Ebbe la seconda in regalo nel 1982, quando venne salvato da una grave infezione con un intervento a cuore aperto. Fino a quel momento era stato un contrabbassista fra i migliori; dopo, fu come se fosse nato unaltra volta, e diventò anche compositore e direttore prima di un quintetto - di cui lattuale è figlio evidente - e poi di unorchestra. La terza nascita è dellanno scorso: Holland dopo 34 anni lascia la sua casa discografica, lEcm, e si mette in proprio «per pubblicare ciò che voglio e come voglio, compresa la confezione» dice. Il primo risultato è il cd Overtime con lorchestra; il secondo (appena registrato) è con il quintetto. È un gruppo equilibrato, che fa musica bellissima, ben distribuita fra parti dassieme e parti improvvisate.
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