Il design milanese

Il percorso espositivo si snoda tra i quattro elementi

nostro inviato a New York
C’è un sinonimo di lifestyle sofisticato, cultura creativa e qualità del fare. Quale? Be’, il made in Italy. Brand che dà fiducia ai consumer americani (e non solo) e che tiene alto il valore delle nostre produzioni. Quelle sostenute dalla Lombardia sia al Iccf (International Contemporary Forniture Fair) di New York, che al Sidim (Salon International du Design Interieur) di Montreal.
Vetrine strategiche per l’arredo di qualità, che vede nella Lombardia il suo principale punto di eccellenza. E con tanto di aziende artigiane supportate dalla Regione Lombardia - tramite l’assessorato all’Artigianato guidato da Domenico Zambetti - e da Promos, l’agenzia della Camera di commercio di Milano dedicata alle iniziative internazionali per le piccole e medie imprese.
«Appuntamenti vissuti con passione» annota l’assessore Zambetti: «E non solo perché gli Stati Uniti sono il terzo mercato di destinazione delle esportazioni italiane e il primo in ambito extraeuropeo, con un fatturato 2007 pari a 35 miliardi di dollari». Già, il concept dello sbarco lombardo a New York come a Montreal è «un percorso narrativo ispirato ai quattro elementi naturali: aria, acqua, terra e fuoco». Che, in soldoni, significa «esporre a New York materiali all’insegna del water and air - ossia oggetti legati a sensazioni di leggerezza, purezza e confort in una location esclusiva a Soho - e, in quel di Montreal, prodotti ispirati a fire and earth ovvero una mostra nel segno di natura, solidità, calore e passione» spiega Elisa Storace, curatore del museo Kartell. Così, quaranta aziende lombarde -da Tissenta a Slide passando, tra gli altri, per Luceplan, Murrina, B&B e Artemide - hanno idealmente creato due percorsi inusuali e sorprendenti con una serie di prodotti della stessa tipologia interpretati secondo i quattro elementi della natura.
E mentre già si pensa di far confluire in un’unica mostra le due esposizioni del made in Lombardia, idealmente collegate tra di loro dal tema e dalle soluzioni allestitive, l’architetto Mattia Miglio osserva che «sul mercato americano e canadese offriamo una tale ricchezza e eterogeneità di materiale di prodotti nati dagli incontri che hanno fatto grande il nostro design». Virgolettato che trova sintesi in ottanta prodotti del design d’eccellenza tutti portatori delle caratteristiche di qualità e di originalità e che, sul fronte del business, favoriscono l’incontro tra le imprese del settore con gli importatori e i distributori americani.
«Con queste due esOosizioni abbiamo raggiunto l’obiettivo della promozione dell’immagine del design di qualità lombardo a livello internazionale nonché offerto il sostegno delle aziende artigiane di prodotti a forte contenuto di design nella ricerca di nuovi sbocchi commerciali verso gli States» commenta Paolo Sacchi di Promos.

Giudizio confermato da Johanne Patoine del ministero Sviluppo economico e Innovazione del Canada: «Alla ventesima edizione del Sidim di Montreal si sono creati nuovi canali distributivi e incontri con buyers internazionali che, come sempre, hanno apprezzato i prodotti dell’offerta lombarda che sa comunicare valori forti, gusto e creatività». Ingredienti che nei saloni della prestigiosa manifestazione newyorkese di Icff hanno (ri)conquistato l’immaginario collettivo degli States, confermando la leadership dell’italian design.

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