Lorenza Salamon, la regina delle incisioni

La gallerista milanese è un punto di riferimento per le grafiche old master, ma anche per i nuovi talenti

Lorenza Salamon, la regina delle incisioni
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Per Lorenza Salamon, gallerista di terza generazione, l’arte ha tre ingredienti imprescindibili: lo studio, la passione e il primato della tecnica. Seguendo questa stella polare ha indirizzato il suo percorso in un ambito forse più culturale che commerciale, specializzando la sua galleria come punto di riferimento per gli appassionati della grafica d’arte. Due i due filoni principali: le stampe antiche dei grandi maestri internazionali e i nuovi talenti italiani. Il primo deriva in parte dall’imprinting familiare ereditato dal papà Harry, in realtà sviluppato con anni di studio e progetti finalizzati, attraverso mostre e fiere, a promuovere un mercato di qualità in Italia dove la grafica non ha mai avuto una grande tradizione collezionistica (pur vantando Botteghe eccellenti come quella dei Piranesi).

All’inizio dell’anno, negli spazi di Palazzo Cicogna a Milano, ha presentato, a sei anni di distanza, una nuova grande mostra dedicata ai Grandi Incisori con una cinquantina di capolavori. L’esposizione ha rappresentato un viaggio dentro cinque secoli di stampe fini europee, con opere museali quali il “Diluvio Universale” di Jacopo de’ Barbari, la celeberrima «Melancholia I» di Albrecht Dürer, la rarissima scena del balletto «Le Turc généreux» (1758), incisa da Bernardo Bellotto per Maria Teresa d’Austria, cui si aggiungono le sue ben note vedute e quelle di altri maestri veneziani e veneti del Settecento. Quella per l’incisione è una passione che per Lorenza Salamon coincide con studio e dedizione che cerca di trasmettere ai giovani anche attraverso corsi che si svolgono settimanalmente alla Fondazione Federica Galli, la grande incisora amata da Testori e scomparsa nel 2009, che ha sede in un’ala della galleria. L’amore e lo studio per le stampe fine hanno anche spinto la Salamon nel 2010 a pubblicare il saggio edito da Mondadori “Saper Vedere la Stampa d’Arte”, oggi considerato un caposaldo della storia dell’arte dell’incisione per aver portato in superficie il ruolo svolto dagli incisori nel corso nella storia della nostra società. Il volume viene adottato come testo per corsi specialistici di alcune accademie e facoltà di Beni Culturali.

L’altra passione, diversa e forse più elettrizzante, è quella che ha portato Lorenza Salamon a incontrare e scegliere quei talenti dell’arte contemporanea in linea con la filosofia della galleria. Anche in questo caso si tratta spesso di artisti che privilegiano la carta come medium di elezione, sempre dotati di un’elevatissima tecnica e che, di preferenza, scelgono come soggetto il paesaggio. Alcuni degli artisti della scuderia, come Marzio Tamer, hanno ottenuto grandi riconoscimenti sia nelle fiere internazionali che nelle mostre pubbliche.

Tra i nomi figura la stessa Federica Galli, grande incisora autrice di memorabili acqueforti sui temi dei paesaggi rurali e urbani e sulle vedute di città di Milano e Venezia. Tra gli altri artisti, tutti legati da un fil rouge, figurano poi interessanti talenti come Geremia Cerri, Gianluca Corona, Silvia De Bastiani, Franco Fanelli, Simone Geraci, Gioachino Oscar.

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