Desio, scioperi e proteste al liceo «Bidelle malate, nessuno pulisce»

Corteo degli studenti in provveditorato. Il preside: «Hanno ragione, ma io non posso fare nulla». Le prof: puliremo noi...

Desio, scioperi e proteste al liceo «Bidelle malate, nessuno pulisce»

Gli studenti del liceo classico e scientifico Majorana di Desio, sono tornati dal provveditorato con in mano un pugno di mosche. Erano andati a protestare per le pessime condizioni igieniche dell’istituto, senza però ottenere risposte o almeno delle promesse, che solitamente non si rifiutano a nessuno. Da alcune settimane infatti in un’intera ala della struttura scolastica nessuno si prende la briga di fare le pulizie. Risultato: aule, corridoi e sale riunioni sono un immondezzaio. Per terra lattine, bicchieri di plastica. I cestini delle cartacce straboccano. Sui muri le ragnatele la fanno da padrone. I vetri? Meglio stendere un velo pietoso.
Sotto accusa, si fa per dire, le quattro bidelle che si rifiutano di prendere in mano ramazza e strofinaccio. Motivo? «Troppo faticoso - dicono all’unisono -. Se facciamo quei lavori, rischiamo di peggiorare il nostro stato di salute che è già in condizioni precarie». Certificato del loro medico alla mano, mostrano che soffrono di «dolori alla schiena, alle braccia, alle spalle oltre – non poteva mancare – un senso di malessere generale».
Di fronte a questa situazione i 1.080 studenti del liceo si rifiutano di entrare nel plesso e hanno deciso di scioperare. Dalle finestre hanno calato due cartelli con scritte certamente eloquenti: «Siamo liceali non dei maiali», «La polvere perdura, la classe è una lordura». Con i ragazzi si sono schierati oltre al preside Carlo Rovelli, i professori e i genitori. Il dirigente scolastico ha fatto intervenire i medici della commissione provinciale di controllo, i quali dopo la necessaria visita hanno «certificato» che le bidelle risultano «sane e abili al lavoro». Eppure, le bidelle hanno denunciato il preside «reo» d’averle sollecitate a dare una rassettata almeno dove la sporcizia supera i limiti della decenza.
«Le condizioni delle aule – spiega Carlo Rovelli – sono sotto gli occhi di tutti e gli studenti hanno ragione a lamentarsi. Tuttavia su questioni così delicate non ho alcuna possibilità d’intervenire». Gli studenti, intanto, non entrano nelle aule. «Sono settimane – raccontano – che chiediamo di pulire, ma la situazione continua a peggiorare. Ci rifiutiamo di fare lezione in una discarica seppure non abbiamo nulla contro le bidelle che si definiscono malate».
Ieri un centinaio di studenti del Majorana, ha manifestato davanti al provveditorato ed una delegazione, composta oltre che da alcuni liceali, anche da tre insegnanti e dalla vice preside, è stata ricevuta dal numero due del provveditorato milanese, Rosario Coppa.

«Abbiamo esposto il problema al nostro interlocutore – spiega Paola Nobile, la vice preside, – ma purtroppo non era a conoscenza della situazione e non ha potuto risolvere i nostri problemi. In ogni caso ci ha confermato che la pulizia è di competenza d’ogni singola scuola». Allora? «Vorrà dire che il plesso lo sistemeremo noi professori, gli studenti e speriamo anche qualche volonteroso genitore».

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