Biden rovina la festa finale a Harris. "Spazzatura i sostenitori di Trump"

La candidata dem parla dal luogo in cui Donald invitò alla rivolta. "È il momento di una nuova generazione di leader. Sono pronta"

Biden rovina la festa finale a Harris. "Spazzatura i sostenitori di Trump"
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Kamala Harris lancia il suo messaggio finale agli elettori con un appello all'unità. Davanti a oltre 52mila persone (secondo la polizia della capitale), riunite all'Ellipse, il parco a sud della Casa Bianca nel cuore di Washington, lo stesso luogo dove Donald Trump il 6 gennaio 2021 pronunciò il discorso finito con l'assalto dei suoi fan a Capitol Hill, la vicepresidente Usa afferma che «è il momento di una nuova generazione di leader in America. E io sono pronta».

Harris prende le distanze da Joe Biden, affermando che la sua presidenza «sarà diversa», ma è proprio l'attuale comandante in capo con l'ennesimo errore a mettere in difficoltà la sua numero due e a lanciare un involontario assist ai repubblicani. Parlando delle battute razziste del comico Tony Hinchcliffe al comizio di Trump al Madison Square Garden, che ha definito Porto Rico «un'isola galleggiante di spazzatura», Biden ha commentato: «L'unica spazzatura che vedo galleggiare là fuori sono i suoi sostenitori». Parole che hanno scatenato una bufera, e a poco sono serviti i tentativi di aggiustare il tiro. «Oggi ho parlato della retorica di un sostenitore di Trump su Porto Rico definendola spazzatura, l'unica parola a cui posso pensare per descriverla. La sua demonizzazione dei latinoamericani è inaccettabile. Questo è quello che intendevo dire», ha precisato il presidente su X, ma il danno ormai era fatto. «Una cosa terribile da dire», ha replicato il tycoon. Frasi «disgustose», ha commentato da parte sua il candidato vice di Trump, JD Vance, mentre il patron di X e Tesla, Elon Musk, ha affermato: «Biden ha appena definito metà dell'America spazzatura». E persino Harris è stata costretta a intervenire prendendo le distanze dal suo «boss», che conferma di essere un ostacolo per la sua campagna elettorale (solo la settimana scorsa aveva detto che The Donald andava «arrestato», salvo poi precisare che andrebbe «rinchiuso politicamente»). «Sono fortemente in disaccordo con gli attacchi basati sulle scelte elettorali», ha spiegato la candidata democratica a proposito della frase di Biden. «Sono convinta che gli americani hanno molte più cose in comune rispetto a quelle che le dividono», ha aggiunto, ribadendo uno dei concetti cardine della sua campagna.

Nel corso del suo discorso di martedì sera, Harris ha sottolineato che lei entrerà «nello Studio Ovale con una lista di priorità per gli americani, Trump con una lista di nemici da punire». Quindi ha definito il rivale «instabile, un meschino tiranno che vuole il potere assoluto». «Questo voto è una scelta fra il caos e la divisione o la libertà», ha avvertito ancora. «Trump parlando da questo posto quattro anni fa ha inviato una folla armata a ribaltare un'elezione libera e giusta. Un'elezione che aveva perso», ha attaccato, promettendo che «sarà la presidente di tutti gli americani, anche di chi non è d'accordo con lei».

Ieri, intanto, la candidata dem si è recata in North Carolina e poi in Pennsylvania, concentrandosi di nuovo su due dei sette stati chiave che determineranno chi vincerà le elezioni più serrate nella storia moderna americana, mentre The Donald è volato in North Carolina e in Wisconsin.

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