Deutsche Telekom in crisi Licenziato il numero uno

Bufera su Rickes per la fuga di clienti. I problemi degli ex monopolisti

Angelo Allegri

da Milano

Il difficile momento dei colossi del settore telecomunicazioni ha fatto un’altra vittima: Kai-Uwe Rickes, da quattro anni ai vertici dell’ex monopolista tedesco Deutsche Telekom, lascia il suo incarico. Sarà sostituito dal numero uno della divisione telefonia mobile del gruppo (T-Mobile) René Obermann, 43 anni. A spingere per l’avvicendamento sono stati entrambi i principali azionisti: lo Stato tedesco (che controlla il gruppo) e il fondo di private equity Blackstone, che in aprile aveva comprato una quota del 4,5%. Indiscrezioni sull’addio di Rickes circolavano da tempo. Le voci si erano rafforzate negli ultimi giorni, dopo i deludenti risultati del terzo trimestre dell’anno, che avevano registrato una caduta dell’utile netto pari al 34%. Ieri la notizia è stata confermata da numerose fonti vicine al gruppo telefonico, mentre l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime ore.
A Rickes viene imputato di non aver saputo trovare adeguati rimedi ai problemi che affliggono il gruppo tedesco. Come molti altri ex monopolisti Deutsche Telekom si è trovata negli ultimi anni di fronte a un’agguerrita concorrenza, proprio nel momento in cui la principale fonte di entrata (il traffico su rete fissa) appare stagnante, se non in calo. Si tratta, secondo gli esperti, di un cambiamento strutturale del settore che coinvolge tutti i maggiori operatori: da France Télécom all’inglese Bt, fino a Telecom Italia (che peraltro, dal punto di vista industriale, sembra aver risentito meno di altri delle difficoltà).
Nel corso del 2006 a spaventare gli analisti è stata la fuga del numero degli abbonati a Dt: un milione e mezzo di clienti ha abbandonato la società. Anche per questo dato negativo Rickes è stato costretto in agosto a ridurre drasticamente le previsioni di utili e fatturato per quest’anno e il prossimo. Per contrastare la tendenza e tenere alto il livello degli utili, Deutsche Telekom ha avviato un drastico programma di tagli del personale: 32mila persone lasceranno il gruppo entro il 2008. Con un’altra mossa (analoga a quella di Telecom Italia su Tim) Rickes ha poi riportato all’interno della capogruppo la controllata nel settore della telefonia mobile.

La decisione ha offerto a Dt la possibilità di proporre a partire dal mese di giugno un’offerta integrata fisso-mobile. Secondo gli ultimi comunicati della società i primi risultati sono ottimi. Evidentemente non è bastato.

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