"Un attacco a sorpresa agli Usa". Cosa c'è dietro l'esercitazione cinese

Alcuni scienziati del Dragone hanno ricostruito un attacco a sorpresa di Washington contro un gruppo di portaerei dell'esercito cinese

"Un attacco a sorpresa agli Usa". Cosa c'è dietro l'esercitazione cinese
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La Cina ha simulato un attacco missilistico stealth da parte degli Stati Uniti nel caldissimo contesto del Mar Cinese Meridionale. Alcuni scienziati del Dragone hanno ricostruito un attacco a sorpresa di Washington contro un gruppo di portaerei dell'Esercito Popolare di Liberazione rivelando dettagli chiave sull'ultimo missile anti nave a lungo raggio delle forze Usa, noto come AGM-158C (LRASM). L'obiettivo della simulazione, guidata dal ricercatore Wang Tianxiao del North China Institute of Computing Technology, mirava a migliorare le contromisure e le tattiche di Pechino nel bel mezzo di tensioni crescenti tra Usa e Cina.

L'attacco a sorpresa Usa e la simulazione cinese

Secondo quanto riportato dal South China Morning Post la battaglia virtuale si è verificata vicino alle isole Pratas. Nella simulazione, gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco su larga scala utilizzando dieci LRASM. Questi missili, noti per le loro capacità radar stealth e la gittata di quasi 1.000 chilometri, hanno preso di mira un cacciatorpediniere cinese. Nonostante l'interferenza di guerra elettronica impiegata dall'esercito cinese, i jolly di Washington sono riusciti a colpire con successo il bersaglio.

Asia Times ha scritto che il realismo senza precedenti della simulazione e i parametri dettagliati potrebbero avere un impatto significativo sulle future strategie militari del Dragone. Tuttavia, i dati utilizzati nella simulazione rimangono poco chiari, con il team cinese che afferma che provengono da intelligence open source. Come se non bastasse, la scelta della simulazione cinese di usare missili da crociera stealth invece di armi ipersoniche potrebbe riflettere i vantaggi che i primi hanno sulle seconde, nonché il fatto che gli Stati Uniti non hanno ancora schierato le seconde.

I missili che preoccupano Pechino

I missili da crociera stealth come l'LRASM offrono diversi vantaggi rispetto ai missili ipersonici. In primo luogo, la loro bassa sezione trasversale radar e la minima firma infrarossa li rendono difficili da rilevare e intercettare per le difese nemiche. In secondo luogo, riducono la dipendenza da piattaforme esterne di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), garantendo l'efficacia in ambienti di guerra elettromagnetica intensa. Infine, la loro capacità di coordinare gli attacchi attraverso la condivisione di dati tra più missili garantisce capacità di sciame, consentendo attacchi coordinati e ad alta precisione.

Nonostante i risultati della simulazione, la Cina potrebbe avere diverse opzioni per sconfiggere il furtivo LRASM statunitense, come armi ad energia diretta, tecnologia anti-stealth e l'opzione di distruggere i velivoli o le navi di lancio nemiche prima che queste entrino nel raggio d'azione. In ogni caso, a differenza dei sistemi convenzionali di armi e missili, le armi laser danno colpi istantanei con un caricatore di munizioni praticamente illimitato a costi trascurabili (e questi attributi le rendono ideali per contrastare attacchi di droni e missili da crociera).

Non è forse un caso che Pechino stia compiendo notevoli progressi nella tecnologia delle armi laser, come dimostra l'ammodernamento della sua nave anfibia Type 071, la Shiming Shan, con un avanzato sistema di armi del genere. Il suo sistema laser, i cui dettagli non sono stati rivelati, dovrebbe rafforzare le difese del Dragone contro sciami di velivoli senza pilota e piccole imbarcazioni, potenzialmente includendo capacità di abbagliamento per accecare sensori e sistemi di ricerca.

La Cina potrebbe però anche utilizzare tecnologie di rilevamento avanzate insieme ad aerei di nuova generazione per sconfiggere missili da crociera stealth come l'LRASM, consentendo l'intercettazione sia del missile sia del velivolo che lo lancia.

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