Lockheed Martin estromessa dal progetto per il caccia di sesta generazione della Marina Usa

La Marina Usa ha estromesso Lockheed Martin dalla gara per il suo caccia di sesta generazione. Si abbatte un'altra tegola sul colosso dell'industria della difesa

Lockheed Martin estromessa dal progetto per il caccia di sesta generazione della Marina Usa
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Lockheed Martin è stata estromessa dal programma per il caccia di sesta generazione della U.S. Navy denominato F/A-XX, come riferisce in esclusiva il sito Breaking Defense.

Secondo quanto riportato, Lockheed Martin ha presentato un'offerta alla Marina Usa, ma la proposta non avrebbe soddisfatto i criteri stabiliti e pertanto la società è stata esclusa. Sappiamo che l'U.S. Navy a novembre stava valutando le proposte dei colossi aeronautici statunitensi per l'F/A-XX, ma non è chiaro quando Lockheed è stata eliminata dalla competizione.

Pertanto, ora la corsa per il caccia di sesta generazione imbarcato è tra Northrop Grumman e Boeing con la prima che non vede un suo velivolo vincere una gara dai tempi dell'F-14 “Tomcat”, mentre Boeing ha scommesso molto sulla sesta generazione con investimenti importanti che, per il momento, non si sono concretizzati nel migliore dei modi, come abbiamo già avuto di analizzare parlando delle problematiche relative all'altro caccia del futuro, il Ngad (Next Generation Air Dominance) per l'U.S. Air Force.

Lockheed, che costruisce i caccia di quinta generazione Usa F-35 ed F-22 , ha ancora una possibilità di costruire un velivolo di sesta proprio con la competizione che la vede contrapposta a Boeing per il Ngad, ma come sappiamo il velivolo, che promette di essere rivoluzionario, sta affrontando seri problemi di progettazione al punto che, lo scorso anno, l'U.S. Air Force ha stabilito di rivederne profondamente i requisiti di sistema al punto da richiedere una riprogettazione generale. La causa di questa clamorosa marcia indietro è stata l'aumento vertiginoso dei costi per una singola cellula, stimati in circa 300 milioni di dollari.

Sul programma F/A-XX vige il più stretto livello di segretezza tanto che si sa poco sulle capacità o sui requisiti dell'aereo, a parte il fatto che sarà sviluppato per integrare le operazioni con gli F-35 imbarcati e avrà una cellula e un motore diversi rispetto al programma del caccia di sesta generazione per l'U.S. Air Force. Sappiamo anche, grazie a sparute dichiarazioni di John Phelan, scelto dall'amministrazione Trump per diventare il prossimo segretario della Marina, che l'F/A-XX sarà un “aereo di nuova generazione, che offre significativi progressi nella portata operativa e nella capacità in ambienti contesi” e che il programma “ha lo scopo di consentire ai Carrier Strike Group di superare gli avversari mantenendo il predominio aereonavale” e comporterà la collaborazione con l'U.S Air Force e i Marines su autonomia, sistemi di missione, architetture di comunicazione e droni da combattimento autonomi. Nella richiesta di bilancio per l'anno fiscale 2025, la U.S. Navy ha sospeso circa 1 miliardo di dollari per la ricerca e lo sviluppo che erano stati programmati per F/A-XX per finanziare altre priorità, ma il programma è ancora in corso.

Si abbatte così un'altra tegola sul colosso aeronautico (e missilistico) Lockheed Martin che, dopo le incertezze sul Ngad che ne hanno messo in dubbio la stessa sopravvivenza, ha visto scendere le sue quotazioni in borsa di quasi il 7% dall'inizio di quest'anno, con anche l'aggravio generato dal disimpegno statunitense nel sostegno militare all'Ucraina, che ha generato il conseguente aumento del valore delle azioni dei produttori di armamenti europei.

Non tutto però sembra perduto: Aviation Week riporta che recentemente i requisiti originali per il programma Ngad sembrano aver superato le argomentazioni degli scettici all'interno dell'U.S.

Air Force e sebbene il programma abbia ancora bisogno del consenso dell'amministrazione Trump per riprendere il processo di selezione, i leader dell'aeronautica sono di nuovo certi del valore fornito dal caccia di nuova generazione.

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