Recife - Continuano le ricerche. E cadaveri riaffiorano dall'acqua. Finora sono state recuperate 16 salme delle vittime del volo Air France AF447 caduto in Atlantico nella notte tra domenica e lunedì con 228 persone a bordo.Il dato èstato aggiornato dalla Marina brasialiana dopo che si era parlato di 17 ritrovamenti, mentre non è confermata la notizia dell'avvistamento di altri duecadaveri.
Riaffiorano i corpi Con un effetto a catena, gli schermi di controllo e il controllo automatico delle velocità dei reattori vanno in panne. Alle 2.11 il destino dell’aereo è probabilmente segnato: anomalie sono infatti registrate su due strumenti fondamentali, l’Adiru e l’Isis: il primo calcola i dati che permettono all’aereo di determinare posizione e velocità, il secondo mostra l’altitudine e assetto di volo quando gli schermi di controllo non funzionano più. Questo vuol dire che ai piloti viene a mancare qualsiasi punto di riferimento, visto che è notte e non possono neppure contare sulla linea dell’orizzonte ed è qui probabilmente che si verifica quell’"incoerenza" nella velocità che ha portato al disastro. Dalle 2.12 alle 2.13 altri messaggi segnalano che i due computer che danno gli ordini ai comandi di volo entrano in panne fino a quello delle 2.14 sulla depressurizzazione nella cabina. A quel punto l’aereo andrebbe portato a un’altitudine in cui l’aria sia di nuovo respirabile. Ma resta un mistero se abbiano potuto tentare di farlo, o se il velivolo sia esploso in volo oppure si sia schiantato nell’Oceano.
Campioni per il Dna Sulla terraferma, intanto, la polizia brasiliana ha incominciato a raccogliere campioni di sangue, capelli e saliva dai parenti dei passeggeri, al fine di ricavarne il Dna e permettere così il processo di riconoscimento dei corpi. I due cadaveri ritrovati saranno portati domani all'isola Fernando de Noronha (circa 360 chilometri dalla città brasiliana di Natal), tra i più noti paradisi brasiliani per il turismo, diventato ormai da giorni una delle basi operative di Brasilia per le operazioni di soccorso dell'Airbus francese.
A bordo dell'Airbus 24 avarie L'Airbus aveva inviato in totale 24 messaggi automatici di anomalie durante l'ultima parte del suo volo: lo ha detto a Le Bourget (Parigi), il direttore dell'ufficio inchieste e analisi sull'incidente (BEA), Paul-Louis Arslanian. Secondo Alain Bouillard, incaricato di missione presso il BEA e responsabile dell'inchiesta tecnica francese, i 24 messaggi di avaria sono stati inviati in meno di cinque minuti. Ventiquattro messaggi ACARS, in gergo aeronautico sono i messaggi di anomalie, guasti, blocchi di sistema, sono state inviate fra le 2.10 e le 2.14 dall'aereo. L'ultimo messaggio contenente la posizione di volo era delle 2.10. Secondo il direttore del BEA, Paul-Louis Arslanian, diversi messaggi di "avaria o blocco" sono stati inviati, uno dei quali riguardante il sistema di pilota automatico. I messaggi di avaria automatici di un aereo vengono inviati - ha sottolineato Arslanian - anche quando un sistema è stato bloccato "volontariamente" dai piloti.
Air France e i sensori di velocità difettosi Air France ha annunciato di aver "accelerato" il suo programma di sostituire su tutti gli Airbus A-330 e A-340 la "sonda anemometrica" (o tubo di Pitot), cioé il sensore che consente di misurare la velocità dell'aereo. La compagnia aerea ha tuttavia precisato che la sua decisione non ha un legame con il disastro all'A-330 in volo fra Rio de Janeiro e Parigi. Air France spiega che "difetti di funzionamento" sono stati riscontrati su dei sensori di velocità sugli Airbus A-320, che assorbono l'umidità, falsando a volte i dati. L'Airbus ha quindi deciso nel settembre 2007 di raccomandare alle compagnie aeree di procedere alla loro sostituzione. Cosa che Air France ha fatto finora solo sugli A-320, ma non sugli A-330 e A-340, per "assenza constatata di incidenti", cioé di episodi di malfunzionamento. Almeno fino al maggio 2008, quando un episodio di malfunzionamento si è verificati su un A-340 della compagnia francese.
Nell'inchiesta sul disastro aereo di lunedì scorso la Bea, l'ufficio d'inchiesta francese sugli incidenti aerei, ha detto ieri che dalle risultanze emerge "incoerenza" nelle misurazioni della velocità dell'apparecchio, anche se il Bea sconsiglia qualsiasi interpretazione affrettata di tale diagnosi o speculazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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