Sconosciuto in patria ma popolarissimo in India, l'italiano Vincenzo Bocciarelli, protagonista a Bollywood del film «Love with Kerala» di Anish J. Karinad, sarà in scena al Teatro Euclide di Roma con «Il Bello delle Bambole» dal 14 al 25 aprile. Si tratta di uno spettacolo realizzato con una tecnica del tutto nuova per l'Italia, quella che il regista Pablo Maximo Taddei definisce «la mia tecnica degli psicosuoni, ossia una proiezione nel teatro musicale del futuro». Taddei, direttore artistico dell'Accademia Progetto Uomo, alla vigilia del debutto dello spettacolo spiega che questo metodo è noto all'estero ma nel nostro Paese è ancora sconosciuto. «Mi piacerebbe che in Italia ci fosse più attenzione alla mia "tecnica degli psicosuoni" come è già successo all'estero - dichiara -. Sono già stato in diverse università europee e d'oltre Oceano, ma non in Italia». Si tratta di una particolare tecnica, nella quale le musiche s'intersecano con i dialoghi e i monologhi creando una sorta di «recitar-cantando» e raggiungendo così un risultato «musicale» basato sull'alterazione timbrica e sull'uso di una gestualità che si «accorda» con la vocalità in una sorta di elegante insieme messo in campo dagli attori.
Con questa tecnica Taddei ha realizzato «Il Bello delle Bambole», testo di Alessandro Trigona con Vincenzo Bocciarelli. La pièce, prodotta dall'Accademia Progetto Uomo, percorre il mondo onirico e la doppia personalità di una donna, che si crede e si sente Barbie (Virginia Taddei), che s'insinua nella sua mente per svelarne visioni dove i sogni si mescolano con i giocattoli e i personaggi dell'infanzia, dove bambole di celluloide, pupazzi di stoffa e figure di latta si animano dando vita ad un esilarante gioco. In una scena, affastellata da enormi giocattoli e ombre misteriose, ecco il Principe Azzurro, che crede di essere Amleto (Vincenzo Bocciarelli), Biancaneve (Cecilia Taddei), Big Jim (Alessio De Persio), la Bambola di porcellana (Eleonora Baliani), Bratz - scarto di magazzino (Silvia Raso), la Ballerina Carillon (Daniela Ricci). «È certamente uno spettacolo nuovo e da scoprire - conclude Taddei -. E Bocciarelli è un professionista con la P maiuscola, scherzosamente lo chiamo "il micrometrico", che significa lavorare, discutere ed agire su ogni centimetro espressivo dello spettacolo».
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