Due rapine in pochi minuti Il ladro rischia il linciaggio

La folla si scaglia contro il bandito, salvato dai carabinieri che l’arrestano

Franco Sala

Assalta un’agenzia d’assicurazioni e una tabaccheria: i carabinieri gli sparano, la gente quasi lo lincia: Poi le manette. L’altra sera, poco dopo le 18, il rapinatore tenta l’assalto agli uffici della Toro, in Via Dante, pieno centro storico di Cogliate. Un lungo coltello in mano, il volto parzialmente mascherato da una sciarpa. Semina il panico tra impiegati e clienti. Il rapinatore urla, vuole i soldi. Punta il coltello al torace di una ragazza. A questo punto gli addetti consegnano l’incasso: in totale centocinquanta euro. Concluso il colpo, il giovane entra pochi minuti dopo in una tabaccheria a due passi dall’assicurazione. Il copione si ripete. Grida: «Datemi l’incasso altrimenti finisce male. Non ho nulla da perdere». Il padre dell’esercente, 70 anni, reagisce, lancia un cestino della spazzatura contro il rapinatore. La tabaccheria si trasforma in un campo di battaglia. Qualcuno avverte la centrale operativa dei carabinieri di Desio. Sul posto giunge un equipaggio di militari. Inizia un violento corpo a corpo. Il giovane, un rampollo di buona famiglia entrato nel tunnel della droga, tenta di colpire i militari con il coltello. Il maresciallo estrae la Beretta d’ordinanza e preme due volte il grilletto: un proiettile centra il balordo alla gamba destra, l’altro si stampa sul muro di un edificio. Il rapinatore crolla a terra, perde sangue, i commercianti escono dai negozi. Vogliono dargli una lezione. E sono proprio i militari a salvarlo dal furore della gente. Il ferito è caricato sull’ambulanza che parte verso il pronto soccorso dell’ospedale di Saronno: la prognosi è di venti giorni. I carabinieri sono medicati e secondo i dottori se la caveranno in una settimana. Stando agli inquirenti l’arrestato, 38 anni, residente a Cogliate, sarebbe l’autore di altre cinque rapine messe a segno, negli ultimi giorni, sempre nel comune dove abita con i genitori: due ai danni della farmacia, una profumeria, un negozio d’ottica e un supermercato. Il trentottenne aveva già trascorso sei anni dietro le sbarre dopo una condanna emessa dal Tribunale di Monza.

Anche in quel caso, l’accusa era di rapina. Adesso gli uomini del capitano Vincenzo Barbato stanno lavorando per stabilire se l’arrestato è l’autore di un’altra serie di razzie commesse ai danni di commercianti della zona.

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