Roma - La salma di Vittorio Arrigoni, il volontario rapito e ucciso la scorsa settimana nella striscia di Gaza, è a Roma. Il rimpatrio è avvenuto questa sera con un volo di linea dell’Alitalia (AZ897) arrivato poco dopo le 19 al Leonardo da Vinci dal Cairo.
La salma di Arrigoni torna in Italia Ad accogliere la salma, sottobordo dell’Airbus A320 dell’Alitalia, era presente una delegazione del presidente palestinese Abu Mazen, composta, tra gli altri, dal ministro degli Affari religiosi Al Habbash, dallo Sheaika Khamis Abda dell’Istituzione religiosa musulmana e dal Reverendo Issa Elias Issa Musleh del Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme unitamente all’ambasciatore della Palestina a Roma Sabri Ateyeh e al Portavoce della Comunità palestinese in Italia Diabhaitali. Della stessa delegazione fanno parte l’ex vescovo cattolico di Gerusalemme Mons. Hilarion Capucci e l’ambasciatore Nemer Hammad, consigliere politico del presidente Abu Mazen.
Le bandiere palestinesi sulla bara Subito dopo che la bara di Vittorio Arrigoni è stata fatta scendere dall’aereo e caricata su un carrello che l’avrebbe poi portata alla Cargo City per il disbrigo delle pratiche burocratiche, al Leonardo da Vinci si è svolta una breve cerimonia.
Una volta tolto l’involucro che la proteggeva, sono comparse le bandiere palestinesi in cui era avvolto il feretro insieme con una piccola corona di fiori su cui campeggiava la scritta: "Vittorio, we will never forget you". Monsignor Hilarion Capucci e gli altri componenti della delegazione del presidente Abu Mazen hanno sostato a lungo di fronte al feretro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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