«Ecco come Roma volterà pagina sul turismo»

L’ASSESSORE MANCINI «L’anno scorso di questi tempi c’era meno ottimismo. Ora vedo molte facce sorridenti. La crisi sta passando»

«Ecco come Roma volterà pagina sul turismo»

nostro inviato a Londra

Roma e il Lazio si presentano al mercato turistico britannico, il secondo più importante dopo quello americano. E lo fanno in grande stile con una massiccia partecipazione alla trentesima edizione del World Travel Market a ExCel London, una delle più grandi fiere internazionali del turismo inaugurata ieri mattina nella capitale inglese e che andrà avanti fino a giovedì.
Lo stand dell’ATLazio, l’agenzia turistica regionale - 120 metri quadri all’interno dello Spazio Italia dell’Enit con ventuno imprese presenti - è stato «battezzato» dall’assessore regionale al Turismo Claudio Mancini, dal vicesindaco di Roma con la delega al Turismo senatore Mauro Cutrufo, dal presidente di ATLazio Federica Alatri e dal direttore dell’unità organica di Londra dell’Enit Valerio Scoyni. Naturalmente il «brand» più importante dell’industria turistica laziale è Roma.
Rappresentata all’appuntamento londinese da Cutrufo, che ieri ha incontrato al WTM il sindaco di Londra, Boris Johnson, a cui ha regalato una medaglia commemorativa del Campidoglio e ha recapitato da parte del collega Gianni Alemanno un invito a Roma. Cutrufo ha presentato il film-omaggio girato da Franco Zeffirelli in alcuni dei luoghi più belli della città ma che, come il vicesindaco ha tenuto a sottolineare, «è molto bello ma riesce a rappresentare forse un decimo delle bellezze della capitale». Bellezze note in tutto il mondo ma che non sono sufficienti in un mercato, quello turistico, in cui la concorrenza è sempre più globale e in cui l’asticella è sempre più alta. Per questo «a Roma stiamo cercando di rivoluzionare la cultura dell’accoglienza - avverte Cutrufo - e stiamo molto attenti ai quattordici milioni di persone che ci visitano ogni anno. Abbiamo migliorato il servizio dello 060608 per il turista che chiede informazioni, includendo da poco anche la lingua giapponese. E proprio da qualche giorno abbiamo una squadra di ragazzi, i “tourist angel”, che in sei lingue assistono i visitatori nelle loro esigenze muovendosi per la città a bordo di segway elettrici tappezzati da biga, con una invito: ask me, chiedimi. Chi arriverà a Roma nel periodo delle feste di Natale troverà in piazza di Spagna e in piazza San Lorenzo in Lucina di nuovo “Toccata e Fuga” (l’8, il 14, il 21 e il 28 dicembre e il 4 gennaio alle 18,30, ndr), una manifestazione musicale organizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera che l’anno scorso ha avuto un grande successo di pubblico e per la quale continuiamo ancora oggi a ricevere i complimenti da tutto il mondo».
Ma la sfida vera è quella futura, e Cutrufo ne è ben consapevole: «Roma deve essere anche altro - ammonisce il vicesindaco -. È anche una parte contemporanea su quale stiamo lavorando e che inizierà a vedere la luce nel 2011. Stiamo fornendo Roma dei turismi che ancora non ha: un sistema convegnistico e congressistico internazionale; l’Acquario sotto il laghetto dell’Eur; un nuovo Waterfront di Ostia per rilanciare il mare e la costa di Roma, che è il più grande tratto litoraneo di una metropoli; una marina che, con il polo nautico di Fiumicino, offrirà in fututo seimila posti barca; siamo in corsa per organizzare il Gran Premio automobilistico di Formula 1 all’Eur. Infine stiamo per entrare nell’importantissimo sistema dei parchi a tema, con la futura apertura di due strutture, una dedicata all’impero romano e l’altra dedicata alla storia del cinema in collaborazione con Cinecittà».
Cauto ottimismo anche da parte dell’assessore Mancini. «Un anno fa - ricorda - non c’erano molte facce sorridenti in questa fiera, eravamo tutti nel pieno della crisi economia e finanziaria. Insomma, l’umore non era certo dei migliori. Oggi si respira un’aria diversa, il 2010 sarà l’anno della ripresa dei flussi turistici.

Stiamo lavorando duramente perché l’Italia possa candidare Roma all’organizzazione dei Giochi Olimpici del 2020 e siamo sicuri che nel regno Unito troveremo molti sostenitori a questa nostra idea».
Detto nella città che si appresta a organizzare le Olimpiadi del 2012, è quanto meno di buon auspicio.

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