Napoli - Ma chi è davvero l’ex fidanzatino della biondina di Casoria, l’innocente operaio scovato da Repubblica, subito promosso a supertestimone nel Noemi-gate? È un pregiudicato. Un rapinatore. Un frequentatore di personaggi dai precedenti penali non proprio lusinghieri. Un assiduo frequentatore delle principali piazze di spaccio di Napoli. Insomma, uno da prendere con le molle. Così almeno lo descrivono le informative della squadra mobile e del reparto Falchi del capoluogo partenopeo, nonché gli atti del processo per direttissima che lo vedono condannato «a 2 anni e sei mesi per rapina impropria, ex articolo 628/2 comma del Codice penale», atti che il Giornale è riuscito a visionare.
La brutta storia che vede protagonista la gola profonda del quotidiano di largo Fochetti prende il là al calar della sera del 6 luglio 2005 allorché Luigi Flaminio, detto Gino, in compagnia di un balordo diciassettenne noto alle forze dell’ordine, Samuele M., si rende protagonista di una rapina-scippo ai danni di tal Cosimo Callisto, 55 anni, originario di Benevento. Obiettivo della coppia di rapinatori a cavallo di uno scooter, il telefonino di ultima generazione adocchiato nelle mani della vittima che passeggia tranquillamente lungo via Duomo. Un pezzo pregiato da piazzare ai ricettatori del quartiere. Un colpo abbastanza facile da portare a casa. Purtroppo per Gino e per il suo compare, però, non è giornata: due sbirri in borghese della sezione Falchi vedono tutto, accelerano, sgommano, costringono i due a fermare la moto, li bloccano a fatica per la reazione a calci e cazzotti. Arrestati.
Le fasi salienti vengono raccontate asetticamente dagli agenti nel verbale d’arresto: «Alle ore 19.45, nel transitare lungo via Duomo, lato via Marina, notavamo due giovani entrambi di colorito scuro e indossanti maglietta a mezza manica di colore nero e jeans, il conducente con capelli lunghi (Samuele M., ndr) il passeggero con capelli corti (Gino Flaminio, ndr) a bordo di un ciclomotore Piaggio Liberty di colore celeste targato 9d7hy; questi dopo essersi allontanato nella direzione di una persona che camminava intenta a conversare con il telefonino cellulare, con azione fulminea, il passeggero (Gino Flaminio, ndr) gli asportava il telefonino, scappando su via Rota. Al tal punto - prosegue il verbale - sicuri di trovarci in presenza di reato flagrante, inseguivamo i due fuggitivi, i quali, non curandosi dell’alt imposto con la palina segnaletica, cercavano di guadagnare strada ma venivano raggiunti in via Rota». Ormai in trappola, Gino e Samuele tentano il tutto per tutto. E menano pure le mani: «Cercavamo di bloccare i due giovani ma in tale circostanza M. Samuele, nel tentativo di divincolarsi, colpiva ripetutamente l’agente alla mano destra, provocandogli un trauma contusivo, come da referto allegato. Il Flaminio, approfittando della situazione favorevole, colpiva l’agente Fiordalisi al braccio destro nel tentativo di evitare la presa, senza riuscirvi, per darsi alla fuga. I due giovani - continua la relazione - venivano immediatamente immobilizzati e tratti in arresto. Il telefonino, di discreto valore commerciale, è stato restituito al signor Callisto sul luogo teatro dell’episodio».
Il derubato, preso a verbale, confermava così la relazione dei poliziotti: « (…) mentre parlavo al cellulare improvvisamente sentivo strapparmi in maniera veloce dalle mani il telefonino con il quale stavo conversando. Notavo due giovani (…) e contemporaneamente sopraggiungeva una pattuglia dei Falchi che immediatamente provvedeva a bloccare i due giovani a bordo del ciclomotore in via Rota. Notavo un parapiglia in seguito al quale gli agenti bloccavano definitivamente i due giovani riconsegnandomi subito sul posto il mio telefonino».
Trascinati in questura, i due rapinatori venivano separati: Samuele, non ancora 18enne, portato davanti al pm Roberto Gentile del tribunale dei minori finiva “rinchiuso” al centro di prima accoglienza. Gino, giudicato per direttissima il 7 luglio 2005, si beccava due anni e sei mesi con la condizionale per rapina in concorso e lesioni a pubblico ufficiale. Pena sospesa. Scarcerazione immediata.
Al «peccato di gioventù» del supertestimone di Repubblica occorre aggiungere, per dirla con gli agenti dei Falchi, un altro «indicatore di pericolosità». E cioè la frequentazione di soggetti ad alta pericolosità sociale e di noti quartieri a rischio. Gino, infatti, è stato ripetutamente fermato e controllato dalla polizia accanto alle piazze di spaccio di via Milano, via Galileo Ferrarsi e a Torre Annunziata. Pizzicato in compagnia di pluripregiudicati come Antonio L. (ricettazione, estorsione e altro) l’ultras Nicola E.
mau58
Se si facesse come qui dove vivo che chi commette reato finisce sui giornali con nome cognome ecc.. non aiuterebbe a difendere le altre persone?
Credo che tutto questo accanimento su vicende private dimostri solo che la sinistra non ha argomenti sufficienti per controbattere politicamente l'operato del premier e, scimmiottando gli americani, stia cercando di far rivivere in italia quello che avvenne a Clinton con l'impeachment, senza tener conto che in italia abbiamo una mentalità diversa da quella americana e che i fatti attribuiti al premier sono solo illazioni ed allusioni di scarso interesse rispetto agli altri problemi emergenti.
Voglio ricordare inoltre che quando Clinton venne posto sotto impeachment, qui in italia la maggior parte si schierò con lui, ben sapendo che i fatti attribuitigli, compresa la bugia detta per discolparsi, pur se veri fossero insussistenti.
Il" leader" faccia da c...lo (PANNELLA DIXIT) che ora se la prende con i figli di SILVIO, basta , non ne possiamo piu', buttiamoli fuori a calci nel c...lo cioè in faccia.
come la mettiamo ora?
dove sono gli escrementi?
Quei giornali, giornalisti e politici che non esitano gettare fango su un Governo che lavora con impegno e non solo ma anche su innocenti vittime come Noemi e famiglia che si trovano sul percorso.
Inaudita, infinita e assoluta "vergogna".
di certo la signora Veronica poteva essere piu' discreta, ben sapendo il posto che occupa.
berlusconi non ha mai negato di conoscere naomi?? veramente berlusconi disse che non l'aveva mai vista senza genitori, com'è che le chiamate?? ah si bugie bianche, eheheh candide e pure.
la veritá su Grillo ? meglio che stia zitto , un poveraccio che si gode i soldi di voi fessi che fa´le ferie nei dintorni di Berlusconi in Sardegna con i migliori Yacht . Fra poco comincera´a parlare x organizzarsi le prossime ferie.
Il travisamento dell'evidenza, da sempre appannaggio dei sinistri e dei sessantottini, fa leva sul becero pecorume che, ovviamente, rappresenta la "base" politica su cui contano per i consensi....
...Evidentemente, anche quotidiani come la (schieratissima) Repubblica (e non solo quello!), ancora stentano a capirlo (oppure fan finta di non averlo capito?)....
28.05.09
che è Luigi Flaminio. E vero ha commesso varii reati,per questo è condannabile. Ma perchè lui si, ed il nostro presidente del consiglio no?
Forse le leggi non sono uguali per tutti, chi è un balordo deve essere condannato, chi ha il potere no. Spero che questa la possiate pubblicare,
perchè non he offensiva è semplicemente una domanda.
falso.
Devo considerarlo più attendibile dell'ex fidanzatino di noemy?
Nania Domenico (AN): arrestato per 10 giorni e poi condannato in via definitiva a 7 mesi per lesioni personali legate ad
attività violente nei gruppi giovanili di estrema destra (fatti dell’ottobre ’69, sentenza emessa nel 1977 e divenuta definitiva nel
1980).
Devo considerarlo più attendibile dell'ex fidanzatino di noemy?
Naro Giuseppe (UDC): condannato in primo grado a 3 anni e in Cassazione a 6 mesi definitivi di reclusione (erano 3 anni in
primo grado) per abuso d’ufficio nel processo per l’acquisto con denaro pubblico di 462 ingrandimenti fotografici, alla modica
cifra di 800 milioni di lire.
Devo considerarlo più attendibile dell'ex fidanzatino di noemy?
Il potere di acquisto per i cittadini si è così indebolito, che risparmiando
1 euro al giorno si ritrovano 30 euro in più alla fine del mese,questo risparmio gli permette di acquistare alimentari o altre cose,per la famiglia.
Purtroppo questo GOVERNO non ha fatto niente per aiutare le famiglie,
quello che dice sono soltanto, parole, parole ,parole ,parole, parole,parole,
e bla bla bla bla bla bla.Saluti Valerione