La tassa Ue sul clima stanga i voli: più cari i biglietti aerei dal 2025

Il Gruppo Lufthansa ha annunciato l'introduzione di un sovrapprezzo per i costi ambientali che è destinato a coprire parte dei costi aggiuntivi, in costante aumento, determinati dai requisiti normativi in materia ambientale. E anche altri vettori preparano gli aumenti

La tassa Ue sul clima stanga i voli: più cari i biglietti aerei dal 2025
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L'Ue stanga i voli interni con un sovrapprezzo per coprire i costi ambientali delle tratte aeree. I viaggiatori che a partire da domani, 26 giugno, sceglieranno di spostarsi nello spazio Ue con gli aerei Lufthansa dovranno pagare, oltre al regolare prezzo del biglietto, un supplemento. La compagnia tedesca ha fatto sapere che "il supplemento è destinato a coprire una parte dei costi aggiuntivi in costante aumento dovuti ai requisiti ambientali normativi". La novità economica coinvolgerà presto altri vettori europei, visto che tutti dovranno raggiungere le emissioni zero nette entro il 2050, attraversando una tappa intermedia nel 2030 con il -55%.

Il supplemento aereo per coprire i costi ambientali

Il Gruppo Lufthansa, che include Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Air Dolomiti, Eurowings, sarà dunque il primo vettore continentale ad introdurre un sovrapprezzo al costo dei biglietti per coprire i costi ambientali. La compagnia tedesca ha fatto sapere che la tassa, da 1 a 72 euro a seconda della rotta e della tariffa, riguarderà tutti i voli venduti e operati dal Gruppo Lufthansa in partenza dai 27 Paesi dell'UE e da Regno Unito, Norvegia e Svizzera, per i biglietti emessi da domani con partenza 1 gennaio 2025.

La fee applicata al cliente - che verrà indicata nelle pagine di prenotazione delle compagnie aeree del Gruppo Lufthansa nei dettagli del prezzo - comprende parte della quota di miscelazione prevista dalla legge, inizialmente del 2%, per il carburante per l'aviazione sostenibile (SAF) per le partenze dai Paesi dell'Unione Europea (UE) a partire dal primo gennaio 2025, gli adeguamenti al sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (EU ETS) e altri costi ambientali normativi come il sistema di compensazione e riduzione del carbonio per l'aviazione internazionale (CORSIA).

"Il Gruppo Lufthansa investe miliardi in nuove tecnologie ogni anno e collabora con partner su innovazioni che, oltre al Gruppo Lufthansa, aiutano a rendere il volo più sostenibile passo dopo passo e a far avanzare la scalabilità delle tecnologie chiave. Inoltre, il Gruppo Lufthansa sostiene attivamente da molti anni la ricerca globale sul clima e sulle condizioni meteorologiche", si legge nella nota della stessa compagnia.

Che cosa succede in Europa

I viaggiatori dovranno quindi presto fare i conti con un costo del biglietto più elevato per i voli europei degli aerei Lufthansa. Che, fino ad ora, offriva l’opzione volontaria Green fares per i passeggeri desiderosi di pagare qualcosa in più per t utelare l'ambiente (soltanto il 4% aderiva all'iniziativa). In ogni caso, il gruppo tedesco non sarà l'unico ad attuare una scelta del genere. Come ha spiegato il Corriere della Sera, anche Air France-Klm e British Airways-Iberia si preparano ad aumentare i prezzi.

La linea dell'Ue, del resto, è chiarissima. Il pacchetto ReFuelEu stabilisce che dal 2025 tutti i voli in partenza da un aeroporto dell’Unione europea saranno obbligati a utilizzare una quota minima di carburante sostenibile per l’aviazione nonché carburanti sintetici (e-kerosene). Sul fronte tecnico, invece, le aziende punteranno su aerei via via più moderni, su motori più efficienti e alimentazioni alternative.

Dal punto di vista dei voli intercontinentali, hanno spiegato gli analisti di Bernstein, nel 2030 volare da Amburgo a Bangkok costerà dai 40 ai 59 euro in più transitando attraverso uno scalo Ue. Uno scalo in Medio Oriente, invece, comporterà una salita del prezzo pari a 12 euro. Il supplemento ambientale, come detto, non si applica infatti ai voli che partono al di fuori dell’Ue.

Sempre secondo gli stessi analisti, cinque anni più tardi il divario si amplierà ulteriormente, passando da un aumento compreso tra i 78 e 120 euro in più nell’area comunitaria, ad uno pari a 19 euro per chi farà tappa in uno scalo mediorientale.

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