Ita-Lufthansa, Bruxelles anticipa al 2 luglio il via libera alle nozze

Tutte le condizioni pretese dall'Ue. Baccelli (Bocconi): "Nel medio periodo per i passeggeri un maggior ventaglio di offerte"

Ita-Lufthansa, Bruxelles anticipa al 2 luglio il via libera alle nozze
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Ora la benedizione è definitiva. La commissaria Margrethe Vestager ha cancellato gli ultimi veti per le nozze tra Ita e Lufthansa. I correttivi messi in campo dal Tesoro italiano e dalla compagnia tedesca hanno dissipato i dubbi di Bruxelles e il prossimo 2 luglio - due giorni prima della scadenza indicata dall'UE - arriverà il sospirato via libera condizionato all'acquisizione di Ita da parte dei tedeschi di Lufthansa. In via XX Settembre già da qualche giorno si respirava aria di ottimismo, come testimonia la battuta del ministro Giancarlo Giorgetti sul suo ultimo viaggio con Ita e lo steward che sta studiando il tedesco. «Bravo fai bene», la risposta del numero uno del Tesoro che in questi mesi ha ricucito le distanze con Bruxelles sull'operazione. A far cadere le ultime resistenze sono state le soluzioni trovate da Roma ai tre principali rilievi sollevati dalla Vestager. In primo luogo, relativamente a Milano Linate, la soluzione prospettata è la cessione di 15-17 coppie di slot a compagnie rivali (si fanno i nomi di EasyJet e Volotea). Altro passaggio chiave, legato ai voli a breve raggio, è l'apertura alla concorrenza di una decina di rotte in partenza da Fiumicino e Linate verso Germania, Belgio Svizzera e Austria.

Terzo e ultimo pilastro per il semaforo verde è relativo alle tratte intercontinentali. Un punto su cui è andato in scena un prolungato tira e molla tra Roma e Bruxelles. Alla fine, gli impegni delle parti prevedono che un nuovo vettore rivale garantisca il collegamento diretto sulle tratte tra Roma Fiumicino e San Francisco, Washington, Chicago e Toronto; in alternativa a questa soluzione, si dovrà favorire l'ingresso di due nuovi player che predispongano un volo con scalo di durata non oltre le tre ore in più rispetto al volo diretto.

Superato lo scoglio antitrust Ue, per l'ex Alitalia si aprirà un nuovo capitolo sotto presupposti ben più solidi di quelli del recente passato. L'ala protettiva del Tesoro e il lavoro fatto da Fabio Lazzerini tra il 2020 e il 2023 hanno tolto i connotati emergenziali alla privatizzazione della compagnia, tornata quest'anno ad essere profittevole grazie anche al momentum positivo del turismo internazionale.

L'ingresso graduale di Lufthansa prima con l'acquisto del 41% di Ita Airways per 325 milioni di euro, per poi salire al 90% e, infine, al 100% entro il 2033 si connota quindi come un'operazione di natura strategica più ampia, tesa allo sviluppo, soprattutto su direttrici intercontinentali, che richiedono importanti investimenti, accordi e visioni di medio-lungo periodo, spiega Oliviero Baccelli, direttore del Master in Economia e Management dei Trasporti dell'Università Bocconi, che individua il cuore della strategia industriale fra Ita e Lufthansa nel cambio di alleanza (da Sky Team a Star Alliance) e lo sviluppo nei voli di medio e lungo raggio. Il successo dell'iniziativa aggiunge Baccelli - si misurerà nell'estensione della rete di voli intercontinentali di Ita e dei partner di Star Alliance da Roma Fiumicino, nei prossimi 5-6 anni e con un orizzonte temporale un po' più lungo anche da Malpensa e Venezia.

Non ultimo, la privatizzazione azzererà la necessità di supporto pubblico che hanno caratterizzato la storia degli ultimi quindici anni.

Senza contare i vantaggi, anche per i passeggeri, del riordino dei voli all'aeroporto di Linate che significa maggiore concorrenza, incremento del traffico e quindi una potenziale riduzione dei prezzi da e per questo scalo.

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