Trump arriva in soccorso di Tesla dopo il tonfo a Wall Street: ne acquisterà una

L’annuncio del presidente è arrivato come invito a sostenere Elon Musk. Ieri il titolo della casa automobilistica è sceso di oltre il 15%

Trump arriva in soccorso di Tesla dopo il tonfo a Wall Street: ne acquisterà una
00:00 00:00

Donald Trump corre in soccorso di Tesla. Il presidente degli Stati Uniti ha fatto sapere che acquisterà una nuova auto della casa texana, come gesto di sostegno all’amministratore delegato del gruppo, Elon Musk, in risposta alle crescenti critiche e proteste che hanno investito Musk negli ultimi tempi. In un post sulla piattaforma Truth Social, Trump ha scritto: “Domani mattina comprerò una Tesla nuova di zecca come dimostrazione di fiducia e sostegno a Elon Musk, un vero grande americano”. Il presidente ha inoltre elogiato e difeso Musk sottolineando che sta “mettendo tutto in gioco” per aiutare il Paese e che sta facendo un lavoro “fantastico”. La sua dichiarazione arriva a seguito del recente crollo delle azioni di Tesla in Borsa, evidenziando un chiaro sostegno nei confronti del fondatore in un momento particolarmente critico per l'azienda.

Crollo di Tesla, i fattori scatenanti

Ieri il titolo Tesla ha lasciato sul parterre di Wall Street oltre il 15%, bruciando oltre 130 miliardi di valore di mercato. Si tratta del suo peggior calo degli ultimi cinque anni.

Dai picchi di dicembre, quando era arrivata a valere 1.500 miliardi, Tesla ha più che dimezzato la sua valutazione di mercato, finita ieri a 714 miliardi. Ma non solo in Borsa. Tesla viene attaccata anche fisicamente: negli Usa sono state incendiate quattro autoe danneggiate alcune stazioni di ricarica.

L’impegno politico del suo amministratore delegato, che con l’amministrazione Trump ha assunto la guida del nuovo Dipartimento per l’efficienza del governo degli Stati Uniti (Doge), sta suscitando crescenti critiche. L’impegno di Musk nel ridurre drasticamente la forza lavoro e la spesa del governo federale ha innescato forti proteste nel paese, note come "Tesla Takedown". A preoccupare gli investitori, inoltre, è la crescente ingerenza politica di Musk, che molti temono stia distogliendo l'attenzione dell'amministratore delegato da Tesla, mettendo a rischio il futuro dell'azienda.

Nuova frenata di Tesla in Cina

A questo quadro, già complicato per Tesla, si è aggiunta ieri la nuova frenata in Cina. Secondo i dati della China Passenger Car Association (Cpca), a febbraio la casa americana ha quasi dimezzato le vendite nel paese del Dragone, a 30.688 veicoli (-49% annuo), per una quota di mercato nel settore delle auto elettriche scesa di 4 punti percentuali al 3,9%. Una performance che si inserisce in un contesto contrastante, poiché l'industria cinese dei veicoli a nuova energia (Nev) ha visto una impennata nel 2025, con 686.000 unità vendute a febbraio, un aumento del 79,7%. In controtendenza rispetto alla performance di Tesla, i principali competitor cinesi, a partire dal leader Byd, hanno registrato risultati straordinari: l’azienda ha venduto 67.025 unità, con un aumento del 187%.

Il timore di una Trumprecession

Come se non bastasse, a peggiore l’umore ieri è stata la preoccupazione legata agli effetti collaterali della politica commerciale/fiscale dell’amministrazione Trump. Crescono, infatti, i timori di una potenziale recessione auto-alimentata dalle scelte politiche su dazi e tagli alla spesa pubblica, soprattutto dopo che nel fine settimana il presidente americano in un’intervista a Fox News, in risposta a una domanda sul rischio di recessione nel 2025, ha detto: “Odio prevedere cose del genere. C’è un periodo di transizione, perché quello che stiamo facendo è molto grande. Stiamo riportando la ricchezza in America. Questa è una grande cosa. E ci sono sempre periodi in cui ci vuole un po’ di tempo”. In pratica Trump ha confermato che i rischi di una possibile recessione nel breve termine sono possibili ma le azioni del governo sono necessarie per garantire un lungo periodo di prosperità.

Non per niente, a Wall Street nelle ultime settimane è iniziato a circolare il nuovo termine “Trumprecession”, un concetto che esprime la possibilità di una recessione influenzata direttamente dalle politiche dell'attuale amministrazione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica