Il grande fratello fiscale adesso è una realtà. Il 730 precompilato spalancherà le porte ai Caf che potranno sapere i nostri redditi usando il nostro codice fiscale. Infatti i nostri dati fiscali saranno accessibili non solo ai funzionari del fisco, ma anche ai commercialisti e ai sindacalisti che operano sul tutto il territorio nazionale attraverso i Caf. A quanto pare la riforma del 730 che sarà precompilato a partire da quest'anno avrà un solo obiettivo: rendere più difficile la vita al contribuente. Una volta ottenuto il pin per accedere al servizio telematico dell'Agenzia delle entrate, il contribuente per non ricorrere all'aiuto dei professionisti dovrà di fatto consegnare al Fisco la dischiarazione senza apportare modifiche. Il tutto per eviate contestazioni. Ma è molto probabile che il modulo dovrà nuovamente essere rivisto e corretto magari con l'aiuto di un commercialista o di un sindacalista.
Ed è qui che la privacy viene violata. Il sindacalista, dopo aver ricevuto un compenso fra i 20 e i 40 euro, svolgerà le operazioni al posto nostro. Ma questa volta non servirà portare la documentazione al fiscalista. Tutto ciò che gli serve è già online da aprile. Per accedere ai nostri dati, come ricorda Libero, gli basterà inserire il nostro codice fiscale. Una codice facilmente ricostruibile se è a conoscenza di nome, cognome e data di nascita del contribuente. Il professionista dovrà avere in mano una nostra delega firmata. Ma la garanzia resta debole.
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