La rotta è finalmente tracciata: il reddito di cittadinanza così com'è adesso non può funzionare più. La premier Giorgia Meloni è stata molto chiara nel suo lungo discorso alla Camera: "Per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l'accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo", ha dichiarato, aggiungendo che "ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l'Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia".
Cosa può succedere ora
L'aiuto statale sarà mantenuto per coloro i quali non sono in grado di lavorare ma si deve davvero trattare di persone impossibilitate. Chi lo percepisce "indebitamente" perché non si impegna a trovare un'occupazione avrà vita breve: quando la Meloni afferma che "la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza" sta già dicendo che la misura verrà ripensata e rimodulata su nuovi parametri che non possono essere quelli attuali e che centinaia di migliaia di percettori sono a rischio se non si rimboccano le maniche. Insoma, il reddito grillino va sostituito con misure molto più efficaci anche perché costa un salasso.
Quanto ci costa il reddito grillino
L'Inps fa sapere che soltanto nei primi nove mesi del 2002, il reddito di cittadinanza è costato oltre sei miliardi di euro che arrivano a 25,9 miliardi di spesa complessiva dalla sua introduzione nel 2019. Attualmente viene percepito da una platea di quasi 1,2 milioni di famiglie con un coinvolgimento complessivo di quasi due milioni e mezzo di persone che, mediamente e mensilmente, percepiscono circa 550 euro. La fetta più grande va al Sud e sulle Isole con una platea del 64,7% (1,7 milioni di persone), poi il Nord con il 20,2% e infine il Centro con il 15% del totale. In base al numero dei componenti della famiglia, il guadagno minimo è di 454 euro fino al massimo di 736 euro per le famiglie con cinque persone.
Questi numeri, così come sono, non funzionano più: nei prossimi giorni sapremo le misure che prenderà il nuovo governo.
Intanto, come abbiamo visto sul Giornale.it, si dirà addio ai navigator che non sono riusciti nell'intento sperato, ossia quello di aiutare i disoccupati a trovare lavoro. Oltre a questi, saranno introdotti paletti molto più chiari per distinguere i percettori autorizzati a riceverlo da coloro i quali non hanno più diritto alla misura statale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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