Banche in allerta sui crediti. Depositi record: 1.800 miliardi

Balzo della redditività con il "Roe" al 9%, ma allarme sulla ripresa delle sofferenze per la fine dell'anno.

Banche in allerta sui crediti. Depositi record: 1.800 miliardi

Forte balzo della redditività dei gruppi bancari italiani «significativi» (quelli vigilati dalla Bce) nel primo trimestre dell'anno. La Banca d'Italia nel Bollettino Economico segnala un Roe del 9% alla fine del primo trimestre che si confronta con l'1,7% registrato nello stesso trimestre dello scorso anno. «La perdurante flessione del margine di interesse è stata più che compensata dagli elevati ricavi derivanti dall'attività di negoziazione; sono diminuiti in misura considerevole sia i costi operativi, sia le rettifiche su crediti» si legge nel lavoro degli economisti di via Nazionale. In prospettiva, tuttavia, c'è il rischio che una ripresa, attesa, dei crediti deteriorati possa portare a un calo del Roe nel prosieguo dell'anno».

Il Bollettino conferma PERò che per ora non ci sono segnali di ripresa dei crediti deteriorati. Nel primo trimestre del 2021 il flusso dei nuovi crediti deteriorati in rapporto al totale dei finanziamenti è rimasto stabile all'1,1%, al netto dei fattori stagionali e in ragione d'anno. Per i prestiti alle società non finanziarie l'indicatore è sceso (all'1,4%, dall'1,5), riflettendo la riduzione relativa alle imprese operanti nei servizi. Nello stesso periodo, per i gruppi bancari significativi l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei finanziamenti si è mantenuta stabile, sia al lordo sia al netto delle rettifiche di valore. Da parte delle banche, poi, è proseguita l'espansione dei prestiti alle imprese e rimane elevata la domanda di finanziamenti con garanzia pubblica. La domanda di fondi da parte delle imprese è nuovamente aumentata.

Nel frattempo i depositi bancari di imprese e famiglie continuano a crescere e a giugno si registra un nuovo record assoluto a 1.780 miliardi. I depositi bancari ritoccano quindi il precedente record di maggio (1.774 miliardi).

Lo stima il rapporto mensile dell'Abi che indica anche un'ulteriore accelerazione del tendenziale il mese scorso. Secondo l'associazione di palazzo Altieri, a giugno infatti la crescita tendenziale è stata dell'8,9% con un incremento, in valore assoluto, su base annua, di 145 miliardi. A maggio la crescita su base annua era risultata dell'8,2% (in rallentamento rispetto ad aprile).

L'accumulo della liquidità sui conti bancari, secondo i dati ufficiali della Bce relativi a maggio e riportati nel rapporto Abi, sta rallentando sia in Italia che negli altri grandi paesi dell'eurozona. I numeri della Bce mostrano che in Italia a maggio i depositi delle imprese sono cresciuti del 17,3% tendenziale (+32% a gennaio) e quelli delle famiglie del 6,4 per cento.

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