La bolletta è mensile, ma costa di più

Le tariffe salgono dell'8,6%, inizia Tim il 5 marzo. E per il pregresso c'è il rimborso

La bolletta è mensile, ma costa di più

Tramite un sms ai rispettivi abbonati, le società di tlc hanno annunciato la volontà di tornare, come imposto dalla legge, alla tariffazione mensile dagli attuali 28 giorni. Il passaggio non è però gratis: Tim e Vodafone hanno già deciso di aumentare la bolletta a 30 giorni dell'8,6%, ossia a quanto costava in più la tariffazione a 28 giorni. Gli aumenti che le compagnie telefoniche avevano implicitamente imposto ai consumatori con un mese extra di tariffazione, verranno «spalmati» sui 12 mesi.

Le tariffe saranno inoltre meno appetibili perché, a prima vista, saranno più alte. Per saperne di più Tim ha predisposto un link dove è possibile fare una simulazione della nuova tariffa. Pagate 10 euro al mese? Ebbene dal 5 marzo, se siete clienti della telefonia mobile e dal 1 aprile per la telefonia fissa, la vostra tariffa passerà a 10,86 euro mensili. Tim, però, distribuirà anche i minuti di voce e dati compresi nei 13 mesi su 12 mensilità. Anche qui è possibile inserire i dati nel simulatore. Se avete 10 Giga al mese di traffico dati compresi nell'abbonamento, passerete a 10,9.

Anche Vodafone ha comunicato, con un sms ai propri utenti, le modifiche contrattuali: dal prossimo 25 marzo per i clienti ricaricabili, dal 5 aprile per coloro che hanno un abbonamento mobile o uno alla rete fissa scattano gli aumenti dell'8,6% con bollette a 30 giorni da pagare mensilmente e non ogni due mesi. Vodafone, però, non ha specificato se i giga mensili risparmiati sulla tredicesima mensilità saranno ridistribuiti sui 12 mesi.

Al regime dei 30 giorni aderisce anche Wind- Tre. Sul fronte della telefonia fissa ha così annunciato il ritorno ai 30 giorni a partire dal 5 aprile, ovvero il limite massimo fissato dalla legge per adeguarsi. La società ha anche specificato che, per il momento, i clienti del fisso non subiranno aumenti. Ma una vera strategia sulle tariffe non c'è ancora.

Sul fronte del mobile per i clienti della stessa Wind e di Tre invece il cambiamento parte dal 24 marzo. Anche gli altri gestori, come Fastweb, si dovranno adeguare. Unica eccezione Tiscali che non ha mai praticato tariffe a 28 giorni sulla telefonia fissa.

La cosa curiosa è che mentre i gestori mandano sms ai loro clienti per spiegare il cambiamento, sui loro siti le tariffe proposte sono ancora declinate sulle 4 settimane mentre a breve, ossia comunque entro il 5 aprile, tutte dovranno essere mensili. E dunque le stesse aumenteranno dell'8,6 per cento. Inoltre, quello che le compagnie di tlc non dicono è che, sempre per legge, gli utenti hanno diritto per il periodo in cui hanno pagato le fatture a 28 giorni a un rimborso: occorre però presentare ricorso per chiedere la restituzione la restituzione dell'eccedenza corrisposta. Hanno diritto a fare ricorso tutti gli utenti che hanno pagato le bollette a 28 giorni. Comunque sia per l' illegittima fatturazione, l'indennizzo forfettario - secondo quanto promesso - non dovrà essere inferiore ai 50 euro.

Tale indennizzo sarà maggiorato di 1 euro per ogni giorno di fatturazione illegittima. Sulla questione si aprirà quasi certamente un contenzioso. Nel frattempo il Codacons ha presentato un esposto all'Antitrust su Tim e Vodafone, perché hanno proposto gli stessi aumenti tariffari.

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