La bella stagione porta con sé zanzare e insetti, il cui numero è in aumento da diverso tempo, secondo il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), anche a causa del super-caldo che si abbatte sull’Europa e, in particolare, sull’Italia. Le zanzariere diventano sempre meno vezzo e sempre più necessità.
Il bonus zanzariere, accessibile fino al 31 dicembre del 2022, consiste in una detrazione fiscale del 50% applicabile alle protezioni classiche e a quelle con schermature isolanti, con un limite di spesa fissato in ragione di 60.000 euro.
Ecobonus e Superbonus
Per rientrare nell’Ecobonus le zanzariere devono proteggere anche dalla luce solare mentre, per godere del Superbonus l’istallazione delle zanzariere deve essere un intervento subordinato a un’attività di efficientamento energetico o di messa in sicurezza dell’immobile. Non può quindi essere fine a sé stesso ma deve essere inserito in un contesto di isolamento termico o di riduzione dei danni in caso di sisma.
Le spese ammissibili riguardano sia la fornitura sia la messa in posa di nuovi sistemi di protezione con schermature solari o oscuranti. A queste si possono aggiungere i lavori per la rimozione di strutture simili preesistenti, così come tutte le attività di regolazione e verifica.
Le schermature rientrano a loro volta nell’egida di parametri tecnico-tecnologici imposti dalle norme in materia e questi possono essere illustrati al meglio dall’impresa o dal tecnico che svolge i lavori; è importante conoscerli per potere accedere al bonus. Il cittadino interessato deve esigere che le norme gli vengano spiegate in modo chiaro, comprensibile anche a chi non si intende della materia.
Tali requisiti prevedono che le zanzariere abbiano la certificazione di conformità CE, devono proteggere in modo stabile una superficie vetrata, ciò significa che devono essere installate in modo fisso all’esterno, all’interno o negli infissi di finestre e porte finestre. Inoltre, devono essere a norma secondo lo standard UNI EN 14501 che disciplina i parametri termici e oscuranti.
Il limite di spesa è di 60mila euro e può accedere al bonus chiunque, a prescindere dall’Isee, purché proprietario o comproprietario dell’immobile nel quale gli interventi sono eseguiti, a patto però che siano accatastati al momento in cui i lavori hanno inizio e che non vi siano pendenze tributarie in essere.
La detrazione
A seconda della tipologia di intervento, si può scegliere la detrazione Irpef in 10 anni, lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta.
In questo ultimo caso è necessario inviare una comunicazione all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, indicando i dati dell’intervento o degli interventi effettuati entro 90 giorni dalla fine dei lavori o del collaudo. Informazioni che possono essere inviate sia dal richiedente sia dal tecnico che ha svolto le migliorie tramite il portale destinato alle detrazioni fiscali.
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