La mossa del governo per tagliare la stangata in bolletta

Il governo prova a far fronte al caro bollette recuperando risorse che derivano dalle aste per le emissioni di CO2 ma non solo: ecco cosa può succedere

La mossa del governo per tagliare la stangata in bolletta

I partiti politici sono in pressing sul governo per il caro-bollette. Viene chiesto a gran voce un "sostegno dei settori economici più colpiti, della manifattura energivora e delle pmi". Ricordiamo che ci aspettano oltre 11 miliardi di euro di rincaro sulle bollette per le utenze domestiche ed un aumento complessivo del 40% per quelle a carico di imprese ed esercenti.

Qual è il piano

Il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, chiede un "piano per l'autonomia tecnologica e produttiva nel settore energetico" come questione di sicurezza nazionale. Il governo, dal canto suo, ha in mente un intervento in due tempi per aiutare le imprese. Come riporta Repubblica, un primo leggero intervento da 700milioni di euro può essere attuato con il ricavato delle aste per le quote di emissione di CO2 come era già accaduto lo scorso anno. Invece, un intervento più corposo può andare in porto prelevando una parte dei profitti extra accumulati dalle società energetiche grazie ai super rincari.

Purtroppo, i tempi che si profilano per realizzare quanto previsto da Palazzo Chigi non sono brevi: il ministro Cingolani, da qualche settimana, ha dato al premier Draghi anche un dossier con numerose proposte. "Occorre chiedere a quanti hanno fatto grossi profitti dall'aumento dei prezzi di condividerli", ha sottolineato Draghi. Dal canto suo, la viceministra dell'Economia Laura Castelli ha affermato di trovarsi al "lavoro su un pacchetto di norme e c'è ampia convergenza politica su proposte come il contributo di solidarietà da chiedere ai produttori, l'azzeramento dell'Iva, gli extra profitti".

Cosa prevede il mini-decreto

La prossima settimana, il governo ha intenzione di attuare un mini-decreto da un miliardo per dare ristoro ai settori colpiti dalla pandemia da Covid-19 come le discoteche e le sale da ballo oltre al turismo e le strutture recettive. Al turismo sono già destinati 150 milioni che attendono la ripartizione del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per essere spartiti tra turismo, spettacolo e automotive. "Un altro miliardo - fanno sapere dal Mef - potrebbe essere impiegato a stretto giro, a sostegno di ulteriori attività economiche in affanno".

Inoltre, nel decreto ci sarà il rifinanziamento per la quarantena della gente che lavora la quale non sarà più considerata malattia.

E poi, non sono previste altre settimane di "Cig Covid" gratis "per le aziende che dovranno attingere ai periodi loro concessi dalla nuova riforma degli ammortizzatori appena entrata in vigore". Infine, non è esclusa nemmeno una copertura retroattiva della Cig se non tra qualche tempo, quando le difficoltà saranno maggiori.

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