Non c’è futuro per il cashback che, con molta probabilità, non ritornerà il prossimo anno. Già sospeso dalla fine di giugno, quasi sicuramente non sarà prorogato e, addirittura, potrebbe essere cancellato del tutto. Il blocco della misura, voluto prima dell’estate dal governo, ha permesso un risparmio di circa un miliardo di euro per le esigue casse dello Stato. Adesso sembrano essere quasi tutti orientati a fare a meno dello strumento adottato per stimolare le persone ad utilizzare i pagamenti elettronici invece dei contanti, nonostante i risultati non siano stati negativi. Nei primi sei mesi dell’anno in corso sono state effettuate circa 8 milioni di transazioni andate a buon fine; una cifra notevole.
Recentemente sono stati versati i rimborsi previsti per coloro che hanno accumulato importi per i pagamenti realizzati dal primo gennaio fino al 30 giugno 2021. Per il super cashback, invece, ci vorrà ancora un mese prima che venga assegnato il premio di 1.500 euro ai primi 100mila utenti che hanno realizzato più transizioni elettroniche in sei mesi. Il cashback ha superato anche le verifiche della Corte dei Conti, grazie agli aggiornamenti del sistema che hanno permesso di rendere più difficile la vita ai “furbetti”, i quali cercano sempre scorciatoie per aggirare la normativa. Sulla misura anti contante, però, i giudizi della politica sono discordi. Per il premier Mario Draghi, il cashback favorirebbe alla lunga le famiglie più ricche, con un’incidenza ininfluente sul Pil rispetto alla spesa.
Anche il Pd, ma soprattutto il centrodestra, non sembrano essere favorevoli a prorogare la misura. L’unico partito a difendere strenuamente il cashback è il Movimento 5 Stelle, che ne loda i risultati.
Ieri, il ministro dell'Economia Daniele Franco, nel corso del suo intervento davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, sulla nota di aggiornamento al Def, ha dichiarato: “Si tratta di vedere un'analisi costi-benefici, credo che nel prorogarlo bisogna valutare gli uni e gli altri. Il cashback è stato uno strumento importante per spingere le persone verso i pagamenti elettronici ma non la vedrei come una misura strutturale”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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