Cresce l'auto in Europa e i cinesi avanzano. Alfa ritrova la fuoriserie

Ma il calo da inizio anno sul 2019 rimane elevato: --21,9%. Dal Biscione la 33 Stradale

Cresce l'auto in Europa e i cinesi avanzano. Alfa ritrova la fuoriserie
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Crescono per il 12° mese consecutivo le vendite in Europa di auto. A luglio, nell'area Ue allargata a Efta e Regno Unito, sono state immatricolate oltre un milione di vetture (+16,7% sul 2022). Da gennaio, le consegne ammontano a 7,6 milioni (+17,5%). Ma il raffronto con il periodo pre-pandemia, come ricorda Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor), «indica chiaramente che il ritorno alla normalità è ancora lontano: -21,9% nei 7 mesi rispetto al 2019».

Non sfugge il fatto che la percentuale di auto prodotte in Cina e vendute in Europa abbia raggiunto quota 2,9% in 4 anni. E il Salone della Mobilità di Monaco di Baviera, in programma - attivisti del clima permettendo - dal 5 al 10 settembre, vedrà i big di Pechino presenti in gran numero e riunirsi anche a congresso. Un segnale forte della volontà di aggredire il Vecchio continente. In luglio tutti i principali mercati registrano un rialzo: Regno Unito +28,3%, Francia +19,9%, Germania +18,1%, Spagna +10,7% e Italia +8,7%. Nell'Ue le auto elettriche pesano per il 13,6% (il 10,5% un anno fa), con l'Italia sempre maglia nera: 3,4% di quota. «Da noi - sottolinea Unrae (Case importatrici in Italia) - la situazione per queste auto resta critica e, in prospettiva, di essere ancora peggiore viste le prenotazioni degli incentivi. Si prevede un residuo a fine anno di circa 323 milioni, il 55% dei fondi disponibili, che si andrebbe a sommare ai 272 milioni avanzati nel '22». Il peso della domanda di alimentazioni nell'Ue: in testa ci sono quelle a benzina (35,8% di quota), seguono le ibride senza spina (25,6%), le Diesel (14,1%), le elettriche (13,6%) e le ibride con la spina (7,4%).

Per Stellantis -3,3% a luglio e quota del 15,7% (dal 18,9%); da gennaio, invece, +4,1% e 17,1% di quota (dal 19,4%). Continua il boom di Tesla: volumi più del doppio in 7 mesi.

Intanto, Alfa Romeo ha preparato una sorpresa: la fuoriserie 33 Stradale in soli 33 esemplari (biturbo V6 da oltre 620 cv o configurazione elettrica con più di 750 cv). Il costo si aggirerebbe oltre il milione. «È un'auto fatta in Italia, da italiani e nascerà in questo territorio», ha subito rassicurato dal Museo Alfa Romeo di Arese l'ad del marchio, Jean-Philippe Imparato, riferendosi alla produzione affidata alla Carrozzeria Touring Superleggera di Rho (Milano). Prime consegne a dicembre 2024. «E sempre nel '24 - ha aggiunto il manager - arriverà un nuovo modello, quindi decideremo se procedere con un altro passo sulle fuoriserie».

Imparato ha quindi ricordato che «abbiamo il piano prodotto fino al 2030 e ho chiuso tutto fino al

2027; ora tocca agli anni successivi. Resta da decidere quale modello lanciare, se avere un'Alfetta o una Spider. Sappiamo dove realizzeremo le nostre auto fino a 2027: in Italia, ma non unicamente. La sfida è mondiale».

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