Donnet difende l'operazione Cattolica

L'ad: "Forte logica industriale, già 8 i miliardi di asset in gestione"

Donnet difende l'operazione Cattolica

«La domanda non è pertinente. Il management è impegnato nell'esecuzione della strategia al 2021 per cui sono ancora disponibili per eventuali operazioni di crescita 2,3 i miliardi. È questo il mantra con cui Generali ha risposto alle domande degli azionisti, pubblicate ieri in vista dell'assemblea del 29 aprile, su eventuali operazioni con Axa, Unicredit e Mediobanca. Quanto alle preoccupazioni dei soci rispetto una eventuale scalabilità del gruppo, Generali ribadisce che la società «continua a mantenere grande solidità operativa, finanziaria, patrimoniale e di governance».

Il gruppo guidato da Philippe Donnet conferma la strategia di shopping «disciplinata e attenta alle potenziali opportunità», con un focus sul business assicurativo e sull'asset management, e volta a rafforzare la leadership in Europa. Quanto alla Russia, un Paese su cui Generali potrebbe in futuro rafforzare la presa (al momento ha il 38,5% di Ingosstrakh), il Leone «osserva gli sviluppi». Tra le recenti acquisizioni che hanno destato più di un interrogativo tra gli azionisti (oltre che tra big come Del Vecchio e Caltagirone) c'è stato l'ingresso di Generali in Cattolica Assicurazioni (con il 24,4% del capitale) su cui più di un socio ha chiesto se ci sia un controllo di fatto. In merito Generali ha chiarito che l'assicurazione veronese «è una partecipazione collegata» e che la partnership sviluppata in questi mesi ha «una forte logica industriale» e ha già portato frutti: 8 miliardi di asset Cattolica in gestione a Generali Investment Am, oltre a contratti commerciali e di distribuzione

Nelle 72 pagine del documento hanno preso la parola otto investitori privati e una associazione (ReCommon), alternando richieste di approfondimento sul bilancio e sulla politica di remunerazione, oggetto dei lavori assembleari, a domande sulla strategia di crescita, oltre a quesiti peculiari (sulla spesa, ad esempio, destinata all'utilizzo di aerei privati, nello specifico, 871mila euro oltre che la domanda evergreen: se il presidente creda nel Paradiso).

Non sono mancati spunti in tema Esg in cui Generali è stata chiamata a rispondere dei rapporti commerciali intrattenuti con Cez, Eph e Rwe che, secondo ReCommon, non avrebbero

modelli di business coerenti con i principi di sostenibilità portati avanti a Trieste. La compagnia nell'appellarsi al principio di riservatezza, ha preferito non entrare nel dettaglio delle singole posizioni dei clienti.

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