È in arrivo liquidità per 9 miliardi di dollari (7,7 miliardi di euro) nelle casse di Exor, la «cassaforte» al cui vertice siede John Elkann. Exor e Covéa hanno infatti siglato un memorandum d'intesa finalizzato al passaggio del colosso delle riassicurazioni PartnerRe dalla holding di casa Agnelli al gruppo francese. Un primo accordo tra le parti per la vendita di PartnerRe, allo stesso prezzo, era saltato nel 2020 a causa della situazione pandemica. Le trattative sono comunque continuate attraverso un proficuo rapporto di collaborazione. Per Exor il guadagno netto ammonta, in pratica, a 3,2 miliardi di dollari, visto che nel 2016 l'acquisto di PartnerRe era avvenuto a 6,7 miliardi con un beneficio dell'investimento pari al 50%. Exor e i francesi, comunque, continueranno la loro cooperazione con l'acquisto, da parte della holding, di partecipazioni di Covéa in veicoli speciali di riassicurazione, gestiti da PartnerRe, per 725 milioni di dollari.
Dalle riassicurazioni alle auto. Stellantis, di cui Elkann è presidente (Exor detiene il 14,4% dei diritti patrimoniali e di voto), ha intanto chiuso un terzo trimestre complicato in quanto condizionato, come per gli altri big del settore, dalla crisi dei chip. I dati sono stati illustrati dal cfo Richard Palmer: ricavi netti per 32,6 miliardi (-14% sul 2020) e consegne consolidate pure in riduzione (-27%). Da parte del gruppo, però, «importanti iniziative commerciali, lanci di nuovi prodotti (DS 4, Opel Mokka, Peugeot 308, Grand Cherokee, insieme alla prima versione 4xe elettrificata, e le altre Jeep Grand Wagoneer e Wagoneer) e offerte elettrificate hanno comunque mitigato il continuo impatto della carenza di semiconduttori».
Confermata la guidance 2021 (margine operativo rettificato intorno al 10%) presupponendo che non ci siano ulteriori peggioramenti nelle forniture di chip e nuovi lockdown. Riviste da Stellantis le prospettive di mercato, per il 2021, rispetto al primo semestre: Usa a +5% da +10%, Sud America a 15% da +20%, Europa allargata a +5% da +10%, ma Medio Oriente e Africa a +20% da +15%. Invariate, invece, Asia Pacifico (+10%) e Cina (+5%).
Palmer è cautamente ottimista: «Vediamo qualche progresso con alcuni fornitori e ci aspettiamo un moderato miglioramento nel quarto trimestre», ha affermato, chiarendo, però, che «la visibilità sul 2022, per ora, non è al massimo».
A inizio 2022 sarà presentato dall'ad Carlos Tavares il business plan di Stellantis, mentre per lo scorporo o la cessione di Comau, Palmer ha detto trattarsi di «un business interessante», ma che «non c'è fretta di chiudere alcuna transazione».
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